tanto spreco di parole per gente di così facile propensione alla noia...
a mio avviso un film girato molto bene...caratterizzato da momenti di alta drammaticità (dopo tutto il tema in questione non era da sottovalutare). molto dolci le scene dell'avvicinamento dei due fratelli-figli che hanno interpretato ottimamente i loro ruoli.
ps. tornate a vedere 'natale in india'...lo troverete sicuramente meno noioso!
Purtroppo la prima impressione di questo film è quello di assistere ad un monologo delle parti, ad un ritmo dello stesso al di fuori dei tempi canonici, ma non dimentichiamoci che dietro a questa sceneggiatura bechis ha voluto far emergere una delle tragedie piu' grandi della storia contemporanea, cioè quella dei "desaparecidos" vittime della crudeltà del fascismo, male del secolo, che non si risolve con un contesto allegro e anacronistico delle realtà di questa povera gente.
Non mi e' piaciuto. La sceneggiatura mi sembra poco articolata, e i personaggi finiscono incredibilmente per avere tutti lo stesso sguardo, lo stesso modo di fare, le stesse pause. Così hai un film monocorde, legnoso. Un tono pesante. La fotografia di uno stato d'animo, piu' che un'indagine sulle contraddizioni e i drammi della vita (risolti da due battute sulla barca in una delle ultime scene). Ci sono cose belle, certo che ci sono. Ma sembra che il regista non riesca a "muovere" la pellicola, a screziare il mare di questa malinconia. I desaparecidos, dopo un film del genere, sono ancora piu' desaparecidos di prima. Triste ma vero. Affascinante Julia Sarano. Chissa' cosa potrebbe fare in una storia d'amore.
La pessima recitazione e la noia che pervade lo spettatore, (ninnato dai tempi morti e lunghissimi), fanno passare in secondo piano la drammaticità del tema trattato.
Uno spreco di tempo guardarlo, uno spreco di soldi girarlo, uno spreco aver "buttato" così un'intenzione tanto nobile.