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Io & MarleyLa recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com di Federica Di Bartolo26 febbraio 2009
Era il 1905 quando i fratelli Auguste (Besançon 1862 – Lione 1954) e Louis Lumière (Besançon 1864 – Bandol 1948), dopo aver inventato il proiettore cinematografo (1894), realizzarono un film intitolato "The Whole Dam Family and the Dam Dog", che ritraeva i diversi componenti di una famiglia borghese tra cui il cane. In questi 104 anni il cinema ha più volte rappresentato le storie di numerose famiglie e dei loro piccoli eroi a quattro zampe, l’ultimo piccolo gioiello di questa lunga serie è "Io e Marley".
Questa nuova pellicola hollywoodiana è stata una vera sorpresa cinematografica che ha stupito tutti, dopo aver sbancato i botteghini americani a Natale, ancora oggi sembra richiamare l’attenzione del pubblico. E’ un successo straordinario che quasi eguaglia gli incassi del best seller di John Grogan, il romanzo autobiografico da cui è tratta la pellicola. Le differenze rispetto al libro sono molteplici, generate dalla necessità di riassumere in due ore un romanzo che racconta 15 anni di fedeltà, amicizia e lealtà del cane Marley per i suoi padroni. In soli 120 minuti il regista del successo "Il diavolo veste Prada", David Frankel, sintetizza, grazie al contributo degli sceneggiatori Don Roos e Scott Franck, alcuni dei momenti più belli e salienti della vita di questo piccolo dolce cucciolo di labrador, che ben presto si trasforma in un grosso e maldestro cagnone, che mette a soqquadro ogni cosa e sconvolge la vita della famiglia Grogan, diventando anche la vergogna della scuola di addestramento. "Io e Marley" però non è solo la vita di questo fedele compagno dell’uomo, ma è uno sguardo su una giovane coppia che cerca di creare una famiglia e crescere i figli con amore, affrontando gli imprevisti della vita e i problemi del lavoro. Non è una "famiglia felice" come quella che appare in alcuni spot pubblicitari, dove tutto è perfetto, anzi vi sono problemi legati alla depressione post partum, liti dovute alle scelte da fare per la famiglia che sta crescendo, frustrazioni e sacrifici. Poteva essere un film dove tutto era perfetto, una simpatica e allegra commedia, come traspare dalla locandina così invitante, ma vi è dell’altro. Il desiderio di rappresentare la realtà così com’è, composta da gioie e dolori, che a volte diventa perfino un po’ surreale e in questo caso l’elemento farsesco è "incarnato" proprio da Marley. E’ un film che vuole far ridere e commuovere, non ha grandi pretese se non quella di toccare le corde del cuore più sensibili dello spettatore, soprattutto di coloro che hanno vissuto e amato un cane, un gatto o qualsiasi altro animale da compagnia. E’ un film spassoso, allegro e vivace, che si sviluppa come un diario personale di John Grogan, raccontando e commentando gli eventi della vita, senza però procedere per salti o quadri, per cui nell’insieme è molto fluido e organico, ma sembra tralasciare qualcosa o quasi perderlo. Molte cose vengono solo sfiorate, c’è la tendenza a mettere in risalto il lato assurdo di Marley, limitandosi ad accennare o a non sottolineare gli altri suoi aspetti caratteriali, come la dolcezza e la sua capacità di capire e cercare di sostenere le persone più importanti della sua vita: i suoi padroni. Un esempio è la scena in cui Jenny Grogan (interpretata dalla Aniston) piange seduta sul divano, e qui Marley abbandona le sue vesti di “calamità naturale” per sedersi accanto a lei, appoggiarle il muso triste su un ginocchio e guardarla con i suoi occhi dolci. E’ una pellicola che riesce a far ridere di gusto e a commuovere, è uno spaccato della realtà quotidiana ed è una vera e importante "Storia d’amore". La frase dal film:
A un cane non servono automobili lussuose o grandi case o vestiti di sartoria, un bastone fradicio va altrettanto bene. Ad un cane non importa se sei ricco o povero. Dagli il tuo cuore e lui sarà tuo I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE: In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione. |
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Trailer in versione italiana (it) per Persepolis (2007), un film di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud con Paola Cortellesi, Sergio Castellitto, Catherine Deneuve.
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