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L'era glaciale
Il cartoon in computer graphic sembra ormai essere l'ultima frontiera dell'animazione, certo i recenti successi di "Shrek!" e "Monsters & Co." Sembrerebbero avvalorare questa tesi, ma bisogna anche considerare che lo script è il vero e proprio motore di quel successo. "L'Era Glaciale", terza fatica della Fox dopo "Anastacia" e "Titan AE", è ambientato in un'epoca preistorica dove l'uomo convive ancora con mammuth ed altri animali alle soglie dell'estinzione. Durante una delle grandi migrazioni Manfred, un mammuth, e Syd, un bradipo, trovano un neonato umano scampato miracolosamente ad un branco di felini. Decisi a riportarlo alla sua tribù i due trovano sulla loro strada Diego, una tigre dai denti a sciabola dalle dubbie intenzioni.
Questo gruppo eterogeneo si incamminerà sui ghiacci alla ricerca della tribù umana in quello che potrebbe essere il primo "road-movie" animato e lungo il percorso ognuno di loro svelerà parte della sua essenza agli altri cementando così un'amicizia tanto improbabile quanto incredibile.
La prima cosa che salta agli occhi è la scelta di rappresentare i vari personaggi non seguendo delle regole di realismo, ma piuttosto puntando su una grafica da videogioco, il che potrà risultare in una scelta commerciale vincente per la gadgettistica, ma penalizzante per lo spettatore che si trova davanti alcuni personaggi simpatici e divertenti (gli animali) ed altri assurdamente grotteschi (gli umani). In termini di paragone i prodotti "Pixar" sono ancora superiori a quelli della "Blue Sky" per dettagli ed accuratezza, ma gli escamotage utilizzati per mascherare alcune difficoltà (come il pelo del mammuth) fanno bene il loro lavoro.
Tra tutti comunque il più divertente non è uno dei tre protagonisti, ma Scrat, lo scoiattolo che appare in tutti i trailer e che è una sorta di intermezzo tra una scena e l'altra e che sembra il progenitore di Willy Coyote per il suo mix di sfortuna e goffaggine.
Il dramma dell'evoluzione, come quello dell'esistenza di una catena alimentare dove vi sono prede e predatori, viene affrontato con molto sarcasmo ed ironia, ma mantenendo una certa cruda realtà. Nell'idea iniziale dell'autore Michael J. Wilson la storia sarebbe dovuta muoversi su binari più drammatici, ma la scelta finale della produzione, convinta che il target finale di una cartone animato sia comunque un pubblico molto giovane, è stata quella della commedia.
Nel complesso divertente con almeno un paio di scene epocali, come la pseudo-partita a football con un'anguria o il toboga ghiacciato stile luna park, ed alcune battute fulminanti.
La frase: "Se si trova una compagna nella vita bisogna esserle fedeli, nel tuo caso grati!"
Curiosità: quando la bambina trova l'astronave aliena congelata nel ghiaccio, la saluta con il gesto vulcaniano (star trek) di lunga vita e prosperità.
Indicazioni: Un film d'animazione forse più adatto ai grandi che ai piccoli.
Valerio Salvi
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