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Le amiche della sposa











Non è la solita commedia rosa, non è l’ennesima riproposizione di film alla Nora Ephron. Etichettato come la versione femminile di "Una notte da leoni", "Le amiche della sposa" è una boccata d’aria fresca e irriverente nel panorama delle uscite dell’estate. Kristen Wiig, la star di "Saturday Night Live", la Jill di "Molto incinta" di Judd Apatow, è la protagonista assoluta di questa commedia corale, affiancata alla grande da Maya Rudolph, la sposa, da Rose Byrne e da un’irrefrenabile Melissa McCarthy: un quartetto che spiazza, in cui si avverte anche l’improvvisazione personale (confermata dal regista Paul Feig), che molto ha dato per la riuscita comica del film.
All’inizio c’è un matrimonio. Lillian si deve sposare e chiama Annie, la sua amica del cuore, con cui ha condiviso ogni momento della sua esistenza: a lei il compito di damigella d’onore e di organizzatrice.
Per Annie, quarantenne frustrata da una vita di ex, sarà un compito oneroso, tra rivalità e impegni di ogni tipo. Dovrà combattere contro la gattamorta viziata Helen (Byrne), decisa a soppiantarla nel cuore della sposa Lillian; dovrà gestire un gruppo di amiche fuori da ogni regola e riuscire a mettere ordine alla sua esistenza. Ci sono anche gli uomini, sì, ma sono solo di contorno, accessori alla vicenda, sottolineati cinicamente in certe ossessioni, come Ted/Jon Hamm, sorta di narciso playboy irritante che pensa solo al sesso.
Si capisce il motivo per cui "Le amiche della sposa" abbia fatto il botto al box office: si ride di gusto e, per una volta, solo grazie alle donne, lanciate come non mai, assolutamente desiderose di lasciarsi alle spalle i ruoli consacrati e i mezzi sorrisi. Le situazioni poco per volta conducono lo spettatore in un climax demenziale cui è difficile sottrarsi, con una voglia di ridere e deridere certi cliché che non può che essere accolta a braccia aperte: spesso molto scurrile, sboccato, esagerato in ogni momento, è un film che vale la pena vedere, sia per divertirsi che per trovare, almeno sullo schermo, azzerate certe differenze tra maschio e femmina. Chi c’è dietro quest’operazione? Judd Apatow, in veste di produttore.

La frase:
"Ieri notte ho fatto un sogno… Precipitavamo dall’aereo e c’era anche lei. Beva il suo drink come fosse l’ultimo!".

a cura di Donata Ferrario

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