La verità sull'amore
Fin da quando è uscito nelle sale francesi, nel '98, il film ha riscosso un enorme successo per la comicità e la semplicità della storia. La chiave comica è quella classica basata sugli equivoci, sulle verità non dette, e sui conseguenti risvolti comici che possono portare. Edouard Vuibert, detto Eddie (Richard Anconina "La Choix des Armes", "Les Héritiers") è un vero è proprio disastrato, senza famiglia, lavoro e casa, e anche in pericolo di vita. Viene salvato da un imprenditore del quartiere, Victor Benzakem (Richard Bohringer "Subway", "Le Grand Chemin") che lo introduce all'interno della sua comunità scambiandolo per un ebreo. Vista l'accoglienza calorosa e il suo amore per la figlia dell'imprenditore, Sandra (Amira Casar "Tôt ou Tard", "Le Derrière"), Eddie preferisce non rivelare la verità. Ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte, e anche questa verrà scoperta da un momento all'altro. Il film è ambientato in un quartiere parigino, il Sentier, amato dal regista per la sua varietà etnica e sociale, il suo dinamismo e le sue contraddizioni, ma anche la speranza e la possibilità di arrivare in alto che si legge negli occhi di ogni abitante, considerando il tutto "...una miscela incredibile". Con il tipico modo di fare comicità dei francesi, i personaggi sono caricaturali e prendono in giro le false apparenze e i preconcetti che attanagliano la società, senza però avere la pretesa di giudicare le comunità o le loro tradizioni. Con il susseguirsi di gag e situazioni imbarazzanti il film è reso divertente, ma è anche intriso di un certo sentimento e di una morale che spiega che il denaro non è tutto nella vita, la ricerca delle proprie radici e il trovare un ambiente in cui ci si senta a proprio agio rendono la vita più ricca.
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