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La seconda volta non si scorda mai
Dopo un “Natale a New York” (2006) e un “Natale in crociera” (2007), Alessandro Siani, volto ormai noto della comicità napoletana del terzo millennio, torna al servizio del regista Francesco Ranieri Martinotti, a due anni da “Ti lascio perché ti amo troppo” (2006), con una nuova vicenda che, nei panni del giovane agente immobiliare Giulio, lo vede ancora una volta alle prese con una bella fanciulla. Si tratta di Ilaria, sorella di un suo ex compagno di classe cui concede più corpo che anima la televisiva Elisabetta Canalis – alla sua seconda prova davanti alla macchina da presa proprio dopo il primo dei due citati cinepanettoni Filmauro –, la quale, in prossimità delle nozze con un uomo molto più grande di lei, finisce per far perdere la testa al protagonista, che nel frattempo deve anche vedersela con la crisi matrimoniale dei genitori.
E da “Natale a New York” provengono anche Fiorenza Marchegiani, nei panni della madre di Giulio, e Paolo Ruffini, in quelli del cognato, contraltare toscano che si cimenta in insipidi duetti con Marco Messeri, impegnato a ricoprire il ruolo di un vescovo.
Soltanto il primo di una lunga lista di difetti che, commentati dalla colonna sonora a firma di Pino Daniele, testimoniano il mancato tentativo di riuscire proprio là dove faceva centro il precedente lungometraggio dell’accoppiata Siani-Martinotti, costruito su battute originali e lontano dall’ennesimo esempio di cabaret su celluloide.
Infatti, tra ironia sul significato di nuda proprietà e una grottesca confusione tra toni pacati e Tony Pacati (sic!), lo script, per mano degli stessi Martinotti e Siani e dell’inseparabile compagno di spettacolo dell’attore Francesco Albanese (anche interprete del personaggio Mario Saggiamo), finisce per basarsi in buona parte su sketch proto-barzelletta, incastrati in maniera maldestra all’interno di quella che vorrebbe essere a tutti gli effetti una storia comico-romantica, tanto da strappare raramente qualche risata allo spettatore e da rendere l’insieme incredibilmente piatto.
E perfino Siani sembra meno in forma del solito, mentre fanno capolino anche trovate demenziali del tutto fuori luogo, come la gag con il farmacista o il pesce rosso che s’ingrossa con una pasticca di viagra (!!!).
La frase: "Posso darti un bacio che nessuno ti ha mai dato?".
Francesco Lomuscio
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