La famiglia Belier
Nella didascalia utilizzata per descrivere “La Famiglia Bélier”, uscito in Francia il 17 febbraio 2015, compare la scritta “un film che vi farà bene”. Non potevano scegliere niente di più appropriato.
Nel film francese del regista Eric Lartigau, infatti, sono stati mischiati momenti di sano divertimento e scene drammatiche e commuoventi, che hanno reso il progetto in Francia un fenomeno cinematografico. Oltre il successo di sala e di critica, “La Famiglia Bélier” vanta ben 6 nomination ai Cèsar (Oscar francesi). Questa famiglia, protagonista della pellicola, ha una particolarità: tutti i suoi membri sono sordomuti ad eccezione della figlia maggiore Paula, che cercherà di aiutare madre, padre e fratello minore a destreggiarsi nella vita di tutti i giorni. E’ la 16enne, infatti, a tradurre con il linguaggio dei segni ciò che loro dicono e quello che le altre persone vogliono riferire loro. Le mansioni di Paula non finiscono qui, perché è sempre lei a gestire la fattoria e a vendere i loro prodotti agricoli al mercato. In seguito, però, la vita sembra ricompensarla: la ragazza ha l’opportunità di entrare in una prestigiosa scuola di canto parigina. Perché lei ha un dono; una voce che farebbe rabbrividire chiunque e che non sapeva di avere. Per i Bélier cantare è un sacrilegio, perché sordità e mutismo non sono handicap, ma segni che li rappresentano: il sordomutismo è un’identità. Ad affermarlo è lo stesso padre di Paula, che decide di partecipare alle elezioni per diventare sindaco della città. Secondo i Bélier sono gli altri ad essere diversi ed è proprio per questo che considerano la figlia una sorta di ‘maledizione’. Paula, in seguito, si troverà davanti a un bivio: il canto o la famiglia?!
Non manca poi la tipica storia d’amore, che sfocerà tra Paula e un ragazzo.
Questa relazione, però, non ha un ruolo centrale nella pellicola, in quanto sono ben altri gli elementi al suo interno in grado di suscitare forti emozioni, arrivando dritto al cuore di chi osserva e sente la sublime voce dell’emergente Louane Emera, vincitrice del Cèsar come Miglior Emergente dell'anno e voce di “The Voice France”.
“La Famiglia Bélier” è una commedia irriverente (sia dal punto di vista sessuale e sia da quello del comportamento strambo del nucleo famigliare), che affronta con coraggio il tema di un handicap così limitante, senza cadere nel pietismo. I genitori di Paula sono interpretati da François Damiens e Karin Viard, due attori che hanno dovuto imparare il linguaggio dei segni (in Francia ci sono state polemiche per la qualità dei gesti), senza poter dire niente per tutta la durata del film. Una grande prova di bravura recitativa, resa tale dal gioco di sguardi e gesti e dal contributo della debuttante Louane Emera. L’unico vero sordomuto nel cast è il figlio più piccolo, interpretato da Luca Gelberg.
Lartigau è riuscito a realizzare un film che ribalta il punto di vista su colui che solitamente viene considerato diverso e questa diversità è determinata dallo sguardo degli altri.
Il progetto ruota intorno a situazioni sessuali imbarazzanti, alla crescita adolescenziale e al rapporto tra genitori e figli, mix che in Francia sta ottenendo grande successo (“Quasi Amici”). Ho lodato il progetto fino a questo momento, ma sappiamo bene che la perfezione non esiste. Qualche pecca, seppur minima, c’è. I sottotitoli per capire appieno i loro gesti, ad esempio, non compaiono sempre. Questo limita la comprensione dello spettatore, anche se spesso, grazie alle parole che usa Paula per rispondere, quanto detto risulta ovvio.
Il problema sta proprio nel fatto che non tutti sono in grado di capire (non dovrebbe essere un film anche per le famiglie?!) e, così facendo, la comprensione viene lasciata al caso, come se quanto detto fosse davvero così semplice per tutti. Se poi vogliamo trovare il pelo nell’uovo, la figura del professore che sprona la studentessa a realizzare il suo sogno è qualcosa di visto e rivisto in molte pellicole (“Nata per vincere”). Così, infatti, ha rischiato di cadere nel banale e, forse, c’è anche riuscito. In compenso, però, la colonna sonora del lungometraggio è qualcosa di davvero emozionante: indimenticabile la scena finale in cui l’attrice canta “Je Vole”, traducendo le parole con la gestualità, in modo che i genitori potessero capire il messaggio.
“La Famiglia Belier”, nel quale cast - tra i tanti - compaiono anche Eric Elmosnino, Roxane Duran, Ilian Bergala, Mar Sodupe e Jérôme Kircher, arriverà nelle sale cinematografiche italiane a fine marzo 2015.
La frase:
"Cosa fai? Chiudi quegli occhi e fa volare la tua anima...".
a cura di Rosanna Donato
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