Io lei e i suoi bambini
Cosa fa un rapper ormai dedito quasi esclusivamente alla recitazione come Ice Cube che vuole levarsi di dosso l'etichetta di attore tutto muscoli e niente cervello (non a caso sarà il nuovo XXX dopo la rinuncia di Vin Diesel) da tempo appiccicatagli? Semplice, prende la sua casa produttrice da poco fondata, la ICE Cube Corporation, fa scrivere una sceneggiatura imperniata sulla sua figura di sciupafemmine dal cuore tenero, sceglie un regista navigato in commedie, quel Brian Levant di Beethoven e Piccola peste 2 e, perché no, si fa anche un bel provino, così tanto per far vedere che fa le cose per bene.
Ecco quindi a voi il dietro le quinte di "Io, Lei e i suoi bambini", quel che si suol dire un film nato a tavolino.

Nick è il classico scapolo che pensa che apparire sia l'arma fondamentale per conquistare le donne. Gioielli appariscenti, auto da 40mila dollari con tanto di impianto audio spaccatimpani e abbigliamento firmato. L'unico rapporto conflittuale con il mondo ce l'ha con i bambini, per lui veri e propri incubi. Quando conoscerà la bellissima mamma-single Suzanne cercherà in tutti i modi di evitare i suoi pestiferi figli Linsday e Kevin, fin quando, per farle una cortesia, non si troverà costretto ad accompagnarli da solo fino a Vancouver. Il viaggio di oltre 400 miglia sarà tutto fuorché una tranquilla gita in automobile. I due bambini, infatti, detestano chiunque giri intorno alla madre, a partire proprio da Nick e la sua automobile…

Le commedie di Brian Levant sono un prodotto abituale per il cinema statunitense. Film fatti per la famiglia (bambini in prima fila) che hanno la particolarità di essere tutte simili, ma sostanzialmente gradevoli. All'interno ci si mettono due ragazzini dispettosi più scaltri e furbi di una volpe, qualche adulto che non riesce a tenerli a bada e che diventa obiettivo delle loro marachelle, un po' di vomito, un paio di battute dedicate ai più grandi (carina la citazione di Duel), e caso mai il piatto non fosse ancora digeribile, basta un poco di zucchero e la pillola va giù.

La frase:
"- Cos'è?
- 50 cents
- Gli do un dollaro se sta zitto"

Andrea D'Addio

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