I giorni dell'amore e dell'odio
Perché?
Perché si fanno dei film così scadenti su argomenti così importanti come il massacro nell'isola di Cefalonia di soldati italiani - dimenticati da tutti: governo italiano, gli alleati anglo-americani - operato dai tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre?
Perché?
Perché ci si avventura in un impresa così grande con tanta povertà di mezzi e di idee (è come se un architetto pretendesse di costruire la Sagrada Familia con i pezzi del Lego e le conoscenze statiche di un primate)?
Perché?
Perché far recitare la parte di una sudtirolese ad una che ha il fisico di Pocahontas (la bella Mandala Tayde già interprete in Fuochi d'artificio e Amore a prima vista)?
Perché far interpretare la parte di un boscaiolo altoatesino ad uno che ha il profilo di una statua di Fidia (il granitico, anche nelle espressioni del viso, Daniele Liotti, Cresceranno i carciofi a Mimongo, I fobici)?
Perché, regista impietoso, far recitare a Ricky Tognazzi, ripreso sempre di mezzo busto come novello Lilli Gruber, un monologo di circa dieci minuti (è come chiedere ad un centometrista di correre una maratona)?
Perché violentare la storia facendoci credere che uno dei due fratelli nati nel Sud Tirolo da poco italiano, guarda caso proprio quello di colorito bruno e di sapor mediterraneo (per l'appunto Daniele Liotti), sceglie di combattere per l'Italia (naturalmente quello biondo, l'attore spagnolo Liberto Rabal la cui recitazione ricorda Topo Gigio nel pieno di una crisi depressiva- ha lavorato con Almodovar!! - sceglie di combattere sotto Hitler)?
Perché fotografare l'isola di Cefalonia come fosse un campo di kiwi dell'agro pontino (dov'è il greco mar ove vergine nacque Venere)?
Perché i primi venti minuti del film (tra i più imbarazzanti della storia del cinema italiano) sembrano scritti da uno sceneggiatore di telenovelas colombiane in piena crisi di astinenza?
Perché, sempre i primi venti minuti, sono girati con approssimazione infantile (è come filmare una prima comunione di paese pensando di riprendere il matrimonio dei regali di Inghilterra)?
Perché andare a vedere questo film?

Das

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Trailer italiano (it) per 20.000 specie di api (2023), un film di Estibaliz Urresola Solaguren con Sofía Otero, Patricia López Arnaiz, Ane Gabarain.

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