Genitori & Figli - Agitare bene prima dell'uso
Reduce da una furibonda lite con il figlio Gigio, con le fattezze di Andrea Fachinetti, il professore d’italiano Alberto, interpretato da Michele Placido, assegna alla sua classe il tema intitolato "Genitori e figli: istruzioni per l’uso".
Parte da qui il regista Giovanni Veronesi per far sì che la studentessa quattordicenne Nina, nei cui panni troviamo Chiara Passarelli, ci racconti a cuore aperto di sé, delle sue amiche e, soprattutto, della sua famiglia.
Famiglia costituita dai separati Luisa e Gianni, rispettivamente con i volti di Luciana Littizzetto e Silvio Orlando, oltre che dal fratellino Ettore alias Matteo Amata, in preda a inspiegabili attacchi di razzismo.
Del resto, mentre la veterana Piera Degli Esposti ricopre il ruolo della misteriosa nonna che ricompare all’improvviso dopo vent’anni, Margherita Buy quello della moglie di Alberto e Max Tortora quello di un collega di Luisa, insieme alla quale spettano alcuni dei momenti comici dell’operazione, a mancare non sono tematiche sociali come i rom, i pomeriggi proibiti degli under 18 e messaggi animalisti.
Tematiche che Veronesi, guardando questa volta in parte al giovanilismo raccontato da Federico Moccia, in parte – e soprattutto – alla coralità alla base di "Ex" (2009) di Fausto Brizzi, inserisce in maniera abbastanza furba (quindi forzata, per dirla tutta) all’interno di quella che, infarcita con i suoi classici accenni di facile lirismo, non si presenta altro che nelle vesti di commedia volta ad analizzare il confronto-scontro tra adulti e adolescenti d’inizio XXI secolo.
Un confronto-scontro che tira progressivamente in ballo anche Elena Sofia Ricci ed Emanuele Propizio, mentre fanno la loro comparsata Sergio Rubini, il caratterista Nick Di Gioia, Valeria Solarino e Gianna Nannini nei panni di sé stessa.
Quest’ultima presente anche nella nutrita colonna sonora, tra "Fuck you" di Lily Allen e una rilettura rockettara di "Over the rainbow" ad opera dei Me first and the Gimme gimmes, al servizio di un prodotto che tocca tanti argomenti senza generare troppi entusiasmi; ma risultando comunque nella media e decisamente più riuscito di precedenti prove veronesiane quali "Manuale d’amore 2 (Capitoli successivi)" (2007) e "Italians" (2009).

La frase: "Tra un padre e una figlia femmina c’è qualcosa di speciale, qualcosa che dura nel tempo".

Francesco Lomuscio

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