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Fearless
"Fearless" racconta in modo estremamente romanzato la vita di Huo Yuan Jia (1869-1910), maestro di arti marziali e figura leggendaria del nazionalismo cinese.
Huo riuscì a risollevare lo spirito della Cina dominata dalle potenze straniere, combattendo contro i lottatori occidentali e giapponesi, vincendo sempre e ridando fiducia ad una nazione che veniva allora chiamata "il popolo debole dell'Est".
In questo contesto nel 1909 fondò la Federazione sportiva Jingwu, il cui motto era "corpo, mente e etica".
Fin dalla prima immagine del film la figura di Huo viene presentata avvolta da un aura mitica, l'inizio è epico, un uomo solo contro 4 fortissimi avversari, la sua calma e la sua determinazione, contrapposta alla furia senza controllo degli avversari stranieri.
Da qui parte il racconto della sua vita, un percorso fatto di caduta e rinascita, Huo ragazzino gracile e asmatico spinto da una grandissima forza di volontà riesce a diventare un fortissimo combattente, ma accecato dal suo orgoglio e dalla sua arroganza pensa che l'unica cosa importante sia primeggiare, sconfiggere l'avversario. Finché un drammatico avvenimento gli farà ripensare la sua vita e il travagliato percorso interiore gli farà apprendere la vera essenza delle arti marziali.
Se la storia risulta banale nel suo svolgimento, bellissimi sono invece i combattimenti coreografati da Yuen Woo Ping, famoso per il suo lavoro in "La Tigre e il Dragone" di Ang Lee e "Matrix" dei fratelli Wachowsk, solo per citare i più noti.
Le tecniche di lotta sono le più varie, non ci sono solo scontri a mani nude, ma anche con lance, spade, katane e non tutti i combattimenti sono fatti tra maestri di wushu, ma anche contro pugili e lottatori di wrestling, questo rende la varietà delle azioni notevole.
Ping riesce ad esaltare al massimo l'incredibile abilità tecnica di Jet Li, con il quale aveva già lavorato in "Danny the dog", dimostrando come a 40 anni sia ancora in splendida forma.
Li è bravissimo anche dal punto di vista drammatico, le sue doti interpretative migliorano di film in film.
Peccato che la parte drammatica del film non abbia alcuno spessore, è girata e raccontata in modo superficiale e così alla fine resta solo un buon film d'azione ma non un buon film.
La frase: Mia nonna diceva: "Se sei triste piangi, ma dopo aver pianto devi continuare a vivere".
Elisa Giulidori
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