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Nickname: Enigmista
Cacciato dalla vecchia scuola per aver provocato dei guai, il giovane Owen giunge alla Westlake Preparatory Academy, dove, dopo aver stretto amicizia con la bella Dodger, viene a sapere che una ragazza del liceo è stata misteriosamente uccisa. Proprio sfruttando la tensione generata dal tragico avvenimento, decide, insieme ad altri ragazzi del posto, tra cui il compagno di stanza Tom e la stessa Dodger, di trasferire in rete il gioco di gruppo dell'Enigmista, facendo credere ai connessi, con tanto di raccapricciante descrizione dei delitti, che il serial killer è intenzionato a colpire ancora. Ma, a quanto pare, gli amici cominciano veramente a scomparire, uno dopo l'altro, mentre qualcuno cerca di far passare Owen per il diretto responsabile dei misteriosi eventi ed una oscura figura fa occasionali apparizioni.
Conosciuto in patria con il titolo Cry wolf, Nickname: Enigmista, che vanta nel cast anche la presenza della rock star Jon Bon Jovi, nel ruolo di un insegnante, rappresenta il biglietto da visita ad alta tensione per Jeff Wadlow, tra gli attori di Pearl Harbor (2001), già responsabile di un paio di cortometraggi e del prodotto d'animazione natalizio Catching kringle (2004). A differenza dell'infinità di slasher-movies post-Scream, incentrati quasi esclusivamente sul body-count, il film di Wadlow, che apre all'insegna dell'inquietudine mettendo in scena una donna inseguita, di notte, nel bosco, è costruito principalmente sull'intrigo portato avanti, tra falsi spaventi e continui sospetti, con ritmi piuttosto lenti, ma capace ugualmente di coinvolgere lo spettatore, lasciando invece poco spazio agli omicidi, i quali giungono soltanto nell'ultima parte, all'interno di poche sequenze, cariche di suspense, caratterizzate da una regia nettamente al di sopra della media (merita la citazione la sequenza nel bagno con videotelefonino). Niente di originale, attenzione, in quanto psicopatici che si servono della chat-line già ci erano stati proposti da Strangeland (1998) di John Pieplow e dallo spagnolo Black symphony (2001) di Pedro L. Barbero e Vicente J. Martín, ma il lungometraggio di Wadlow, che in alcuni momenti ricorda anche Pesce d'aprile (1986) di Fred Walton e Ripper-Lettera dall'inferno (2001) di John Eyres, si lascia tranquillamente guardare e può valere una serata spesa al cinema, tanto più se si è disposti a calarsi virtualmente in un pericoloso gioco di ruolo in cui è in palio la vita.
A parte il misconosciuto Julian Morris, attivo soprattutto nell'ambito del piccolo schermo, protagonisti della vicenda sono il Jared Padalecki de La maschera di cera (2005) e la Lindy Booth de L'alba dei morti viventi (2003) e Wrong turn (2003), ma i seguaci accaniti degli orrori su celluloide non potranno fare a meno di riconoscere, nei panni della bibliotecaria, quella Marty Terry che prese parte, tra l'altro, a Grano rosso sangue 2: Il sacrificio finale (1991), rieditato in dvd con il titolo L'ultimo sacrificio.
La frase:
"E' come se voi giocaste a dama e io invece a scacchi".
Francesco Lomuscio
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