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City Island
"City Island", scritto e diretto dal regista (e apprezzato pianista jazz) Raymond De Felitta, è uno dei film presentati al Tribeca Film Festival nella sezione Encounters, una raccolta di opere di artisti già conosciuti dal pubblico che si mettono alla prova in nuovi generi o in pellicole indipendenti.
Di fronte alla costa del Bronx esiste una piccola isola chiamata City Island che rassomiglia a tutte le altre cittadine marittime del New England. A City Island abitano i Rizzo e, pur apparendo ad un occhio non attento la tipica famiglia medio borghese, ciascuno di loro nasconde un segreto che non vuole assolutamente rivelare.
Il padre Vincent, un esilarante Andy Garcia, è una guardia carceraria, ma desidera cambiare completamente mestiere e diventare un attore (e fuma nel bagno di nascosto...), la madre Gloria, Julianna Margulies, si prende una cotta per Tony, il galeotto che il marito ha portato a casa per sistemare il giardino (e fuma in veranda di nascosto...), la figlia Vivien e’ stata cacciata dal college e si mantiene facendo la stripper (e fuma in spiaggia di nascosto...), mentre il figlio minore Vinnie Jr. ha una passione un tantino feticista per le donne sovrappeso (e fuma sul tetto di nascosto...). Nel momento in cui Vincent rivela alla famiglia il suo segreto piu’ segreto, con il quale ha potuto fare i conti solo dopo aver accolto a casa il giovane Tony, tutti hanno la possibilità di confessarsi e di ricominciare da capo.
Il film è spassosissimo anche perché le interpretazioni sono allo stesso tempo leggere e incalzanti come lo sono i dialoghi delle infinite discussioni famigliari. Da notare nel cast i ruoli cameo di due bravi attori caratteristi, Emily Mortimer (Match Point) e Alan Arkin (Little Miss Sunshine). Divertentissime sono anche le situazioni comiche che il regista/sceneggiatore ha creato per mettere alla prova i suoi personaggi. Alla fine, sarà perché è una commedia, sarà perché i cognomi italiani sottintendono buoni sentimenti e attaccamento alla famiglia, il prevedibile "happy ending" ci da’ una grande soddisfazione e ci lascia un bel ricordo del film.
La frase: "When you asked me about my secret, my most personal secret, the secret of all secrets at first I did not understand, but now I get it (Quando mi hai chiesto di parlare del mio segreto, il mio segreto più intimo, il segreto di tutti I segreti non avevo capito, ma ora so cosa intendevi)".
Elena Maria Manzini
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