Essere John Malkovich
Craig Schwartz (interpretato da John Cusack, visto da poco in "La sottile linea rossa" e anche in "Con Air" in compagnia proprio di John Malkovich) è uno squattrinato burattinaio sposato con Lotte (un'imbruttita Cameron Diaz, che tra poco vedremo anche in "Any Given Sunday" il nuovo film di Oliver Stone). Costretto a lavorare come archivista in un'azienda situata al settimo piano e mezzo (!) di un edificio per poter sbarcare il lunario, Craig scopre dietro uno scaffale un tunnel, che porta direttamente nella testa dell'attore John Malkovich (interpretato da se stesso). Così, quando l'ufficio è chiuso, decide di dar luogo a una strana attività in compagnia della sua collega Maxine (Catherine Keener, vista da poco in 8mm): per duecento dollari i newyorchesi interessati possono vivere l'incredibile esperienza di essere per quindici minuti la star del cinema John Malkovich. Ma nel film stranezze se ne trovano tante altre: un sequestro di persona dentro una gabbia, un ristorante pieno di Malkovich tra cui ne spicca uno in giarrettiera, un paio di spiritose apparizioni (Charlie Sheen e Sean Penn) e una generale crisi d'identità. Diretto dal regista esordiente Spike Jonze, autore di diversi video musicali (e che vedremo tra poco nelle vesti di attore in "Three Kings"), il film è stato presentato a Venezia nella sezione "Sogni e visioni" (mai scelta fu più azzeccata) ed è un racconto surreale sul desiderio, molto diffuso tra la gente, di poter vivere la vita di un'altra persona, meglio ancora se questa è famosa. Ottimo il cast, il film è senza dubbio divertente ma allo stesso tempo fa riflettere sul tema dell'identità personale e la storia (decisamente originale) è co-prodotta da Micheal Stipe dei R.E.M. che si cimenta nuovamente nel cinema dopo aver già lavorato in "Velvet Goldmine".
Scrivi la tua recensione!
|
Trailer, Scheda, DVD, Recensione, Opinioni
|
|
|