Aspettando la felicitā
Parte dalla Mauritania il viaggio raccontato nel film Aspettando la Felicitā, vincitore nel 2002 del Premio Fipresci della Critica Internazionale a Cannes.
La via percorsa č quella dell'immigrazione che per il regista e sceneggiatore Abderrahmane Sissako inizia da un piccolo villaggio di mare sulla costa atlantica. Le vite dei suoi abitanti si intrecciano in attesa di una felicitā che sembra non arrivare mai ed allora il diciassettenne Abdallah fa visita a sua madre prima di partire per l'Europa. Non essendo in grado di parlare la lingua del posto egli č straniero in patria, e non lo interessano neppure le stoffe multicolori prodotte dall'artigianato tradizionale cosė come le mode europee.
Intorno ad Abdallah si muovono diversi personaggi di contorno, la donna Nana, un immigrato cinese, il factotum Maata ed infine Khatra, un ragazzo rimasto orfano. La storia procede quindi sempre in bilico sui dubbi generati dal dilemma tra il rinunciare al viaggio e partire, tra il rimanere attaccati alla tradizioni oppure subire il fascino della terra lontana, tra l'amore per le proprie radici culturali e la curiositā rivolta al mondo moderno che attende Abdallah ma dove forse lui potrebbe sentirsi in esilio.
Il grande tema del viaggio da intraprendere come sorta di maturazione personale si arricchisce qui di un'interessante ipotesi. E se l'attesa della felicitā, al pari di quella del piacere, fosse essa stessa la vera felicitā?
Pierfilippo Siena
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