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26 Aprile 2006 - Conferenza Stampa
"Chiedi alla polvere"
Intervista a Salma Hayek.
di Diego Altobelli
"Chiedi alla polvere" viene presentato dalla sua prima attrice: Salma Hayek, una diva che pare uscita da un tempo dimenticato, da un lontano star system, forse più vicino agli anni Sessanta che non ai nostri giorni. Gentile e disponibile, nel suo vestito rosa confetto, l'attrice riesce a rendere la conferenza stampa davvero gradevole e a interessare davvero. Quando il fisico di una bellissima e brava attrice passa in secondo piano…
Quanto l'aiuta l'ironia a vestire i panni di questi personaggi non drammatici ma sicuramente melò?
Salma Hayek: Il personaggio di Camilla è pieno di vita, è uno spirito selvaggio, ma io credo che si può amare la vita soltanto se si possiede un grande senso dell'umorismo. Altrimenti la Vita stessa può essere orribile… non ci si può innamorare della vita se non si è capaci di ridere di questa. E Camilla adora la vita proprio grazie al suo senso dell'umorismo…
Ha percepito, da messicana, un senso di discriminazione anche ai tempi nostri? Cosa le è piaciuto in particolare di questo personaggio?
Salma Hayek: Io credo che il razzismo sia sempre esistito, in tutte le culture…razzismo, sessismo, classismo, c'è sempre stata una forma di discriminazione, fa parte della natura umana. Certo che nel 1930 non era visto come una cosa così strano, oggi al contrario lo vediamo come un "politicamente scorretto", abbiamo almeno capito che c'era qualcosa che non andava, a quei tempi ancora no… però esiste ancora…
Per rispondere alla seconda domanda: ci sono molte cose che mi piacciono di Camilla, ma la cosa che mi ha colpito è che io sono convinta che nella storia ci sono moltissime donne che hanno ispirato un uomo, e non soltanto artisti o scrittori, ma anche gente comune di tutti i giorni. Donne che hanno condizionato anche delle scelte e spesso senza avere riconoscimento dai rispettivi compagni… Donne che non sono state riconosciute… Questo mi ha molto ispirato.
Lei è impegnata in una guerra contro gli abusi e le violenze delle donne in ambiti domestici… quanto questa scelta ha pesato nella scelta del film?
Salma Hayek: E' una questione piuttosto lunga… sono molti anni che mi occupo di questo aspetto… Io fortunatamente non provengo da una storia di violenza domestica… Ma è una cosa che mi tocca moltissimo perché penso sia l'inizio di un problema molto più ampio. Se vedi la violenza come un modo di risolvere i problemi, come un modo di espressione, questa diventa naturale e allora la guerra diventa naturale… Tutti ne sono colpiti, l'80% delle persone in carcere in America hanno alle spalle storie di violenza domestica… Insomma è una faccenda complicata che mi colpisce molto…
Ho messo un po' a scegliere questo film perché fino a poco tempo non sapevo leggere molto bene… guardavo le parole, ma non riuscivo a interpretarle, di conseguenza anche il film non mi convinceva… poi nel tempo ho imparato moltissimo e sono riuscita a capire bene e interpretare il film. Questo film parla bene d'Amore, anni fa non l'avevo capito.
Ha letto altri libri di John Fante?
Salma Hayek: Personalmente non ho una conoscenza molto ampia dei libri di Fante… Farrell ne ha letti e li ha riletti più volte, ma a me è stato in qualche modo proibito di leggere il libro da cui questo film è tratto. Non si voleva compromettere o condizionare la mia interpretazione di Camilla… Inoltre nel film c'è un'attenzione maggiore data al rapporto tra i due protagonisti, cosa nel libro non è messo così in evidenza.
Come mai tanta voglia di interpretare questo film, tale da farvi ridurre il cachet…
Salma Hayek: Sapevo che questo film arrivava da un posto molto bello e profondo che si chiama "passione"… certe volte non è importante se il film avrà successo oppure o no, perché è importante il processo di realizzazione, il modo cui è giunto ad essere quello che è. Un progetto scaturito dall'amore… Poi credo che i personaggi di questo film rimangano a lungo nella mente degli spettatori.
Com'è il suo rapporto con Los Angeles e il Sud Africa, luogo dove è stato girato questo film? E un accenno al prossimo film che dovrebbe fare con Robert Altman…
Salma Hayek: In questa storia d'amore ci sono tre amanti: Arturo, Camilla, e Los Angeles. In un certo senso la città diventa un ostacolo al loro stare insieme. La città in cui io oggi abito, ora ho un rapporto molto diverso con lei. E' stata tutta ricostruita in un campo ed è stato molto strano perché mentre giravamo lì, sembrava di tornare indietro nel tempo…una ricerca del tempo perduto, sembrava di tornare davvero nel 1930.
Per quanto riguarda Altman, lui mi ha proposto due film, ed io mi sono eccitata moltissimo all'idea, ma ancora nessuno dei due è partito… Per varie ragioni, non ultima il fatto che per uno di questi lui rifiuta ogni tipo di sceneggiatura e vorrebbe che recitassi improvvisando, cosa che mi andrebbe anche bene… ma è ovvio che i finanziatori sono nervosi davanti a una prospettiva simile... L'altro ha bisogno di più tempo e io ho paura molto di parlarvene…
Ha girato l'ultimo video di Prince…
Salma Hayek: E' stata una bellissima sorpresa e una bellissima esperienza. Mi è stato inaspettatamente offerto di girarlo, ma ho reagito con scetticismo… così ho detto a Prince che se lo avrei girato come se gli facessi un favore così, senza ricevere soldi, avrei avuto la massima libertà espressiva, altrimenti avrei dovuto fare quello che mi dicevano… Prince è una persona fantastica.
Un'attrice e regista piuttosto eclettica quindi, ed equilibrata, Salma Hayek, nel suo fisico da "bambola" mediterranea, si rivela davvero una bella persona: impegnata, seria, ironica e molto professionale. Una artista in continua evoluzione…
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