Wonderland
Droga, armi, morte. E soprattutto, una vita di eccessi. L'opera seconda del 27enne James Cox, parla di tutto questo.
Basato su avvenimenti realmente accaduti ormai vent'anni fa, "Wonderland" è una fedele e meticolosa ricostruzione di ciò che avvenne una notte di luglio del 1981, quando quattro persone furono brutalmente massacrate in una abitazione di Wonderland Avenue. Tutt'oggi le circostanze del delitto restano piuttosto oscure ed il caso non è ancora del tutto risolto, ma di sicuro c'è che il leggendario "Re del porno", John Holmes, ne fu coinvolto in qualche modo.
All'epoca dei fatti, la carriera dell'attore era in effetti in declino per via della sua totale dipendenza da cocaina e quant'altro girasse alla fine degli anni '70 a Los Angeles e dintorni: il film inizia proprio da qui, dal momento in cui Holmes si lascia completamente invischiare in torbide storie di crimini, droga e violenza.
Cox, da sempre affascinato dal mistero di Wonderland Avenue, ha cominciato a riscrivere nel 2001 la sceneggiatura già esistente sulla vita dell'attore porno, realizzando un lavoro talmente appassionato, lucido e fedele da riuscire a coinvolgere nel progetto anche le uniche due donne che Holmes abbia mai amato (sua moglie Sharon e la sua ragazza Dawn Schiller), che hanno apportato un prezioso contributo tanto sul set quanto alla sceneggiatura. Ed infatti, lo stesso Val Kilmer, che inizialmente non ha avuto la benché minima intenzione di interpretare questo ruolo, afferma di aver cambiato idea proprio in seguito alla loro conoscenza, avendogli esse fatto comprendere quanto Holmes avesse odiato quel che faceva e come, in realtà, fosse stato un uomo addirittura romantico e un po' naif.
John Holmes, insomma, aveva un lato solare ed un lato oscuro, e nel film emergono brillantemente entrambi grazie all'interpretazione di Kilmer che, pur trovandosi nuovamente alle prese con un personaggio scomodo e di difficile comprensione (si veda il ruolo di Jim Morrison nel film "The Doors"), risulta estremamente convincente; ma è d'obbligo menzionare anche la bravura dimostrata da Lisa Kudrow (la Phoebe della sit-com "Friends"), un'ottima Sharon, e dalla giovane Kate Bosworth che interpreta l'innamoratissima Dawn. Per quanto riguarda, poi, la regia c'è da dire che Cox è riuscito a realizzare un film davvero importante, che sarebbe risultato a chiunque delicato da maneggiare, ma che il giovane regista ha diretto senza sbavature e senza sovrappiù, ottenendo un prodotto greve nei contenuti, forte nelle immagini, originale nello stile.
"Wonderland", dunque, è uno spaccato della California anni '70 moralmente devastata, un noir ben confezionato ed una vera e propria storia d'amore, seppure a suo modo. Non resta altro che andare a vederlo.
Laura Spina
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