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When You're Strange











Jim Morrison dopo quarant'anni continua ad essere un personaggio, misterioso, mistico, seducente e ipnotico, generazione dopo generazione. Lui è stato molto di più del frontman dei Doors.
Morrison, semplicemente era i Doors, ed era impossibile la loro esistenza senza di lui.

When you're strange è un omaggio dichiarato al Re Lucertola per eccellenza, un documentario abbastanza tradizionale nella costruzione che unisce materiale noto, materiale d'archivio e sequenze più rare per raccontare in maniera molto chiara la figura pubblica di Morrison. Tom DiCillo sfiora appena la vita privata del suo protagonista e si concentra piuttosto sulla vicenda artistica di Morrison alla luce della temperie politica e culturale che caratterizzò l'America della fine degli anni sessanta. Più precisamente, il documentario passa in rassegna gli anni cruciali della rivoluzione giovanile che vanno dal 1965 al 1971, ed è emblematico che la prematura scomparsa di "Mr Mojo Risin" coincida con la fine di quel sogno libertario sotto l'era di Nixon.

When you're strange nella versione originale ha come voce narrante Johnny Depp, la cui funzione di collegamento tra le scene ha un'impronta molto forte. Non meno forte è la scelta di affidare la narrazione a Morgan nella versione italiana, anche se a volte il suo tono risulta troppo freddo, quasi asettico. Necessità documentaristica che forse va un po' stretta al nostro Morgan. La sua funzione viene tuttavia svolta senza sbavature.

Meno convincenti sono certe licenze che il regista Tom DiCillo si concede, in particolare alcune metafore sul fuoco scadono nella banalità e la stessa impostazione della pellicola è molto di maniera.
Il film inizia dalla morte di Morrison per poi sfumare in un ideale nastro mandato indietro. Nonostante questi difetti When you're strange offre uno spaccato chiaro dell'atmosfera di quegli anni e del percorso artistico di uno dei miti di quel momento leggendario. In ultima analisi rimane molto di misterioso, ed è giusto che sia così.

La frase:
"Jim Morrison si addormentò sulle gambe di Janis Joplin. Lei si mise a piangere e gli spaccò una bottiglia di Whisky sulla testa".

a cura di Mauro Corso

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