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Un affare di gusto
Frédéric Delamont è un raffinato ed eccentrico industriale di successo affetto da numerose fobie, molte delle quali legate all'alimentazione. Una sera in un ristorante la sua attenzione viene colpita da un giovane cameriere, dall'aria intelligente e di bell'aspetto. Decide di metterne alla prova le capacità di gusto e di composizione dei cibi per poi offrirgli un lavoro piuttosto singolare ma molto ben remunerato: diventare suo assaggiatore personale. Il lavoro è in realtà l'inizio di una relazione professionale piuttosto insolita: nella sua folle ricerca di perfezione Delamont tenta infatti di ricreare un altro se stesso e trasforma Nicolas nella sua ombra, senza che quest'ultimo sembri accorgersene. Apparentemente innocuo il rapporto tra i due uomini si trasforma in un gioco pericoloso e perverso che li condurrà ad un tragico epilogo.
Bernard Rapp, famoso giornalista e conduttore televisivo francese, cultore di cinema e letteratura è alla sua seconda prova di regista. Come per il suo primo film "Tiré à part", non ancora arrivato in Italia, Rapp riprende ancora una volta il tema della manipolazione, seppur con toni molto meno duri.
La storia si sviluppa in due direzioni parallele: il rapporto che si instaura fra i due uomini dal primo incontro all'epilogo e gli interrogatori dell'avvocato difensore di Nicolas ad amici e conoscenti nel tentativo di ricostruire le personalità della vittima e del suo assassino. Un thriller i cui personaggi estremi, trascinati dalla loro follia verso conseguenze estreme ed irreparabili, ricordano quelli dei film di Hitchcock, e dei romanzi della Highsmith.
Ma nonostante la tragedia finale si intuisca fin dalle prime immagini, il film conserva tutta la sua tensione, accentuata da una fotografia dominata da colori freddi e da una scenografia che privilegia il lusso e l'eleganza.
Il duetto d'attori è degno di nota. Bernard Giraudeau rinomato attore francese assume perfettamente i panni d'un uomo particolarmente bello pur malato di narcisismo. L'alter ego, immagine riflessa dallo specchio di questo moderno Narciso, è Jean Pierre Lorit, giovane attore di teatro ma con un curriculum cinematografico di tutto rispetto.
"Un noir della mente e del corpo" che si mescola ad arte con seduzione ed eleganza.
Un connubio per palati raffinati.
Valeria Chiari
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