Una donna per amica
Nel suo ultimo lavoro, Giovanni Veronesi torna ad affrontare il tema dell’intreccio amoroso, già affrontato con sfaccettature diverse in Manuale d’amore. Questa volta, il simpatico protagonista del film è Francesco (Fabio De Luigi), un avvocato e consigliere comunale che vive a Lecce da anni, dove ha conosciuto Claudia (Letitia Casta), giovane e affascinante veterinaria che si è trasferita in città per stare vicino alla sorella Anna (Valeria Solarino). Tra i due c’è una grande complicità che Francesco si ostina a chiamare amicizia, nonostante sia evidente l’attrazione che prova per Claudia, con la sua libertà, la sua esuberanza e la sua bellezza. Le strade dei due sembrano destinate a separarsi quando Claudia conosce e sposa in brevissimo tempo Giovanni (Adriano Giannini), un uomo rimasto folgorato dalla sua sensualità. Francesco, nonostante si mostri perplesso di fronte a una scelta tanto precipitosa, sostiene l’amica, al punto da officiare il matrimonio. Anche lui troverà presto l’amore in Lia (Valentina Lodovini), sua collega consigliere. Proprio mentre la relazione tra Francesco e Lia sembra decollare, Claudia irrompe nuovamente in casa nella vita dell’amico: l’amore con Giovanni, tumultuoso ed infelice, è terminato e lei è disillusa e bisognosa di aiuto. La vicenda genera sospetti in Lia, ma anche dubbi e interrogativi nello stesso Francesco, al punto da portarlo a chiedersi se possa esistere l’amicizia tra un uomo e una donna?
La commedia di Veronesi, fresca e leggera, si propone di analizzare proprio la possibilità se possa nascere o meno un rapporto di amicizia duraturo tra uomo e donna. Il regista, infatti, ha dichiarato di voler esprimere con questo film il proprio amore per l’intero genere femminile, per il loro modo di affrontare le cose, la loro grinta e il loro coraggio, ma anche perplessità rispetto ad alcuni sentimenti che le donne dimostrano: “spesso le donne” ha affermato il regista, “ millantano un sentimento di profonda amicizia nei confronti di uomini satellite, che girano intorno a loro in moto perpetuo per tutta la vita. Loro si accomodano in questo rapporto facendo finta che gli uomini non abbiano alcun tipo di sentimento se non quello di una amicizia depurata dal desiderio erotico. Non si sa mai se questo tipo di donna ci creda fino in fondo o se invece sappia esattamente quello che sta facendo. Qualche volta, quando l’amico di turno si manifesta palesemente come innamorato, si arrabbia, si indigna per essere stata presa in giro tutto quel tempo, come se il rapporto instauratosi sino ad allora si fosse basato su una finzione, un inganno, una bugia. Io ormai in questo tipo di rapporti non credo più e ho cercato di mettere dei paletti sull’argomento attraverso il mio nuovo film”.
Ottima la fotografia che ritrae un paesaggio pugliese ridente e assolato, che mette voglia di viaggiare. Ottima anche l’interpretazione di Fabio de Luigi, vero cuore pulsante della commedia, con una comicità che raramente ha dimostrato così esplosiva e naturale nei film precedenti. Decisamente meno brillante tutto il resto: la commedia risulta poco ambiziosa, limitandosi a tracciare un ristretto arco descrittivo di sentimenti perduti, nostalgie, ansie e rimpianti senza azzardare una descrizione complessiva dell’Italia di oggi, magari attraverso la creazione di personaggi accurati e realistici, rappresentativi di categorie sociali o di tendenze diffuse tra gli italiani.
Per questi motivi il film rimane a terra, incapace di spiccare il volo. Ciò nonostante sa divertire, creando scene e personaggi di spiccata comicità e lascia nello spettatore una sensazione di leggerezza ed allegria.
La frase:
"Avete mai visto un aereo dirottato da un ginocchio? L’avete mai visto?".
a cura di Simone Arseni
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