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The Words











Brian Klugman decide di dirigere con qualche guizzo una storia come dire "trita e ritrita". Probabilmente uno dei soggetti più (ab)usati di Hollywood.

All’ennesimo rifiuto di un editore, un aspirante scrittore capisce che la strada della scrittura non fa per lui. Malgrado il sostegno di moglie e amici c’è poco da fare, la storia che tira fuori con la sua penna non va. In crisi, decide di volare a Parigi e ricominciare da zero. Lì però, proprio su una bancarella, scopre un manoscritto. Lo legge e... "ehi, è proprio la storia che volevo scrivere io!". Di buona lena si mette a copiare parola per parola lasciandosi rapire da quel racconto di amore e guerra. Poco dopo lo presenta all’editore e puntuale come un esattore arriva il successo. Poi, ovvio, prima o poi il conto si dovrà pagare...

Un film che si salva per il cast decisamente in parte. Bravi un po’ tutti. Da Bradley Cooper, attore versatile che ricopre un ruolo simile in un certo senso a quello visto in "Limitless"; a Jeremy Irons: magnetico, inquietante, abbastanza cattivo da ossessionare il nostro. Bravo anche Ben Barnes e le bellissime Zoe Saldana e Olivia Wilde. Certo però che la trama è simile a tante altre. Se la memoria non inganna, accadeva qualcosa di simile ne "Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni" di Woody Allen, ad esempio, come pure in vari thriller come l’antichissimo "La strada scarlatta" di Fritz Lang. Qui la regia di Klugman vuole convincerci della propria bontà, alternando con una certa logica la finzione del manoscritto alla vita vera del protagonista che lo legge. Una specie di suggestione di scatole cinesi che si anima poi nelle fattezze di Jeremy Irons. In questo andare e venire da un tempo a un altro si perde forse un po’ la tensione, il climax che dovrebbe appartenere al thriller e si ha l’idea che il regista improvvisi un po’. Un film che con un cast così poteva essere ricordato, e che invece si dimenticherà facilmente, salvo ricomparire tra qualche anno in seconda serata su qualche canale satellitare. Dagli sceneggiatori di "Tron – Legacy".

La frase:
"In quelle parole c’erano gioia e dolore. Tu ti sei preso entrambe!".

a cura di Diego Altobelli

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