Il domani che verrà - The Tomorrow Series
Il look iniziale, man mano che vengono presentati i giovani protagonisti, non sembra altro che quello di una tipica commedia giovanilistica americana, con la diciassettenne Ellie Linton che, interpretata dalla televisiva Caitlin Stasey, parte insieme ad un gruppo di amici, prima delle vacanze scolastiche, per una gita in un campeggio dove pare si trovi una folta siepe chiamata "l’inferno".
Ma, produzione australiana volta a trasferire su celluloide "Il domani che verrà", primo dei sette libri di successo che compongono la serie "Tomorrow" scritta dal pluripremiato John Marsden, il debutto registico di Stuart Beattie – sceneggiatore della saga "Pirati dei Caraibi" – non tarda a virare verso il dramma, mostrando i protagonisti che, dopo l’assenza di una settimana da casa, si trovano alle prese con una forza militare straniera che ha provveduto perfino a fare prigionieri i loro genitori.
Ed è da questo momento che non si comincia più a capire quale piega voglia prendere l’operazione, apparentemente pervasa da ambizioni autoriali, in realtà destinata al facile intrattenimento trapelante metafore sulla crescita a suon di argomenti quali la perdita dell’innocenza, la leadership e, ovviamente, l’amicizia.
Si sguazza, infatti, tra fughe a bordo di camion, distruzione di automezzi ed abbondanza di effetti pirotecnici rafforzati dal contributo del sonoro; mentre i circa 100 minuti che prendono progressivamente forma sembrano basarsi su un’idea in fin dei conti tutt’altro che distante da quelle di tanti cartoon, tenendo in considerazione il fatto che abbiamo dei teen-ager improvvisamente trasformatisi in scaltri eroi da combattimento.
Peccato, però, che Beattie, al di là delle assurde esplosioni appena citate, tenda a mantenersi sul piano del realismo, erroneamente senza ricorrere a quelle esagerazioni che, invece, avrebbero consentito allo spettatore di accettare un soggetto decisamente inverosimile.
Un soggetto capace al massimo di conquistarsi la simpatia di qualche adolescente poco esigente, al servizio di un insieme che, nonostante l’abbondanza di situazioni movimentate, risulta piuttosto privo di coinvolgimento e destinato a manifestare le fattezze del pilot di un serial per il piccolo schermo.
La frase:
"Avete scelto un bel week-end per il campeggio".
a cura di Francesco Lomuscio
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