The Score
Un cast davvero eccezionale per un film che invece non mantiene le promesse. Dopo esser riuscito a riunire attori del calibro di Robert De Niro, Marlon Brando e Edward Norton il regista Frank Oz pecca con una sceneggiatura piuttosto scontata se non addirittura banale. Non falliscono invece Robert De Niro nel ruolo del brillante e meticoloso ladro ed Edward Norton in quello del bizzarro ed intraprendente partner.
Dopo aver passato 25 anni a rubare oggetti preziosi in solitaria, Nick Wells in occasione dell'ultimo colpo della sua carriera accetta di avere un compagno, un tale Jackie Teller. Il giovanotto gli è stato presentato da Max, socio da sempre che si occupa di smerciare la refurtiva. Jackie è un tipo indubbiamente sveglio, forse un pò troppo sicuro di sè, ma dopo qualche momento di naturale diffidenza Nick lo accetta come nuovo "socio" e prepara il grande colpo finale.
Scassinare la cassaforte nei caveau della dogana di Montreal per sottrarre un preziosissimo scettro, sarà impresa assai difficile e piena di ostacoli.
Accoppiata singolare e scontro di attori elettrizzante. Purtroppo però la storia non ha mai i momenti di suspence che ci si aspetta da film simili. A parte qualche buona "freddura" non c'è mai brivido, neppure durante l'esecuzione del colpo, che ovviamente ha i suoi imprevisti. Resta indubbio il piacere di un bel confronto come quello tra il due volte premio Oscar De Niro e lo straordinario Norton, che sembra mostrare una certa propensione ai ruoli ambigui.
L'imponenza di Brando non è solamente fisica, anche se quella titanica massa di carne riporti alla superficie una leggera nostalgia per i bei tempi andati. Ma seppur in poche battute e altrettante apparizioni il suo resta sempre il ruggito di un leone.
Il regista Frank Oz, famoso per le sue divertenti commedie quali "Bowfinger" o In & out", ha voluto lasciare la strada vecchia per quella nuova e provare con un altro genere; ha abbandonato i Muppets preferendo i criminali, ma a parte "freddure" e battute sarcastiche l'avventura prosegue su binari più volte rodati e i soli a sudare sette camice per arrivare alla fine della vicenda sono i due "soci". L'happy end riesce a far sorridere una volta di più, ma non riscatta la sensazione di aver visto già tutto mille altre volte.
Valeria Chiari
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