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Le regole dell'attrazione
Difficile trovare una collocazione a questo film di Roger Avary (Killing Zoe), come è anche difficile stabilire se alla fine mi sia piaciuto o meno. Prima di tutto è bene chiarire che non si tratta assolutamente di una commedia come potrebbe apparire, ma di un viaggio nel mondo dei giovani collegiali americani ricchi, disillusi e soprattutto confusi.
Nella cornice del Camden college troviamo Sean (James Van der Beek / Dawson's Creek), pusher ufficiale del luogo e consumatore assiduo di alcool e droghe che dopo aver inanellato un'infinita serie di storie futili si trova affascinato da una misteriosa ragazza che lo tempesta di biglietti anonimi.
Anche Lauren (Shannyn Sossamon / Il destino di un cavaliere) è alla ricerca di un amore; lei però non crede nel "gettarsi via" e vuole aspettare il momento giusto, forse con lo stesso Sean o meglio ancora con l'affascinante Victor (Kip Ardue / Driver).
Paul (Ian Somerhalder / Life is a house), invece, ha appena imparato a convivere con la sua sessualità e vede Sean più come un possibile amante che come un amico. Il vortice di sentimenti, droga e dubbi che coinvolge tutti i protagonisti ed i loro amici, diventa sempre più irresistibile e trascinerà sul fondo molti di loro.
Avary non è famoso solo per le sue doti registiche, ma soprattutto come sceneggiatore, avendo contribuito alla realizzazione di uno dei must degli anni novanta: Pulp fiction. Purtroppo il maggior pregio del film è nella sua firma registica, piuttosto che nello script, che vede dei personaggi decisamente troppo esagerati e situazioni esasperate. Avary si diletta in virtuosismi di montaggio che ci mostrano la vita dei protagonisti come fossimo di fronte ad un video che possiamo far avanzare od indietreggiare a piacimento per spostarci dall'uno all'altro. Alla fine riusciamo quasi ad entrare nella testa dei protagonisti creati dallo scrittore Breat Easton Ellis, anche se questo può non essere piacevole.
Il cast comprende una folla di "giovani promesse", molte delle quali forse si perderanno per strada, altre, no, ma La prova di Ven der Beek lascia un pò perplessi, francamente non lo vedo molto come spietato nichilista.
Curiosità: nonostante il film sia ambientato nel New England, è stato interamente girato a Los Angeles.
La chicca: uno dei protagonisti, Sean Battane, è il fratello più giovane di Patrick Barman, personaggio principale di American Psycho (opera dello stesso sceneggiatore).
La frase: "Prima di venire ho pensato... quando è stata l'ultima volta che ho fatto sesso da sobrio."
Indicazioni: Più per i cinefili.
Valerio Salvi
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