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Un principe tutto mio
Gradevole commediola new romantic che strizza l'occhio alle care vecchie favole di un tempo. Paige Morgan (Julia Stiles - Save the last dance) ha un sogno, quello di diventare medico e portare assistenza nei paesi più poveri del mondo. È precisa negli studi e lavora in un pub per mantenersi al college. È molto determinata e niente riuscirà a farla desistere dai suoi propositi. Edward (Luke Mably - 28 giorni dopo) è un playboy con il debole delle macchine belle e veloci, e per di più è il principe ereditario di Danimarca. Per sfuggire alle sue responsabilità decide di trasferirsi in America dove, con il nome di Eddie si iscrive allo stesso college di Paige. Fra i due inizia un gioco di tira e molla che consentirà a Paige di superare, grazie all'aiuto di Eddie la prova di letteratura inglese e al ragazzo viziato di imparare qualcosa sulla vita. Fra partenze e ricongiungimenti, feste di gala e ammonimenti, i due riusciranno a stare insieme...ma un sogno si può dimenticare? Rivisitazione della classica favola di Cenerentola, che questa volta non ha una matrigna e due sorellastre sempre alle prese con trucchi e belletti, ma una fattoria nel Wisconsin e due nerboruti fratelloni che vanno pazzi per le gare di corsa fatte con i taglia-erba. Nel calderone del racconto ci finiscono inevitabilmente citazioni di classici del genere: da Ghost (ricordate la scena in cui lui e lei sono al tornio? Beh, qui si tratta di un'affettatrice, ma il fine è lo stesso) a Pretty woman senza dimenticare Se Scappi, ti sposo fino ad arrivare all'ormai quasi dimenticato Cenerentola '80 (erano gli anni in cui spopolava Pierre Cosso) e al vanziniano Piccolo grande amore in cui la principessa di turno si infatua di un maestro di windsurf, incarnato da un ancora poco conosciuto Raoul Bova. Non manca neppure una dovuta citazione di Save the last dance, che ha contribuito al successo della protagonista, la quale anche in questo caso non disdegna di accennare a qualche passo di danza (che aumenta ancora di più quell'aura di magia che in ogni commedia romantica che si rispetti deve accompagnare i due protagonisti). Nei panni di Soren, il segretario personale del principe, a metà strada fra il grillo parlante di Pinocchio (sbuca sempre quando meno te lo aspetti per dare buoni consigli) e Data di Star Trek (prova le stesse emozioni e ha la stessa mimica facciale di un androide), troviamo l'esilarante Ben Miller (Johnny English) che non risparmia battute al veleno e situazioni paradossali. La regina Rosalinda è interpretata da una regale Miranda Richardson, che si accompagna a James Fox che veste i regi panni di Re Haraald. Cast di tutto rispetto, quindi, per questa discreta e deliziosa commedia indicata per tutti coloro che hanno voglia di vestirsi di tulle rigorosamente rosa, pronunciare parole di zucchero filato, guardare il mondo con gli occhi a cuoricino (come un vecchio cartone animato di un tempo) e aspettare che il principe azzurro arrivi su un magnifico destriero. Da evitare, invece, per coloro che soffrono di diabete...
Teresa Lavanga
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