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D'Artagnan
È ancora un bimbo quando il perfido Febre uccide davanti ai suoi occhi il padre e la madre: è un bambino ma con il cuore da leone e l'abilità di un futuro moschettiere. Ed è proprio Moschettiere del re che il giovane D'Artagnan vuole diventare. Dopo aver lasciato con la punta della spada un indelebile segno del suo coraggio sul viso di Febre, il piccolo D'Artagnan si fa uomo grazie all'amico Planchet, genitore improvvisato e improbabile mentore. In sua compagnia l'ardente e irascibile "spadaccino", decide di recarsi a Parigi, per ritrovare l'uomo che lo rese orfano. Non è che l'inizio di una serie di avventure che lo porteranno ad incontrare l'amore sincero della giovane Francesca, oltre naturalmente ai famosi moschettieri insieme ai quali griderà a gran voce "Uno per tutti, tutti per uno" combattendo strenuamente per la libertà della Regina e della Francia intera.
Una storia di cappa e spada la cui unica novità è aver focalizzato l'attenzione sul solo personaggio di D'Artagnan, relegando a poco più di comparse gli altri tre eroi di Dumas. Peter Hyams rilegge l'indimenticabile opera dello scrittore francese in chiave ultra-moderna, inventando un personaggio ancor più cattivo del Cardinal Richelieu, l'ignobile Febre, ma soprattutto lasciando all'azione la parte del leone. Il regista, che indossa tra l'altro anche le vesti di direttore della fotografia, assoggetta l'intera vicenda ad una studiatissima coreografia dei combattimenti: accanto a sé chiama il geniale coreografo hongkonghese Xin Xin Xiong, che mescola abilmente le tradizioni orientali a quelle occidentali. La storia, con o senza S maiuscola, finisce per avere pochissimo rilievo, e persino la bella e placida regina, interpretata da Catherine Deneuve, passa in secondo piano. Il giovane D'Artagnan di Justin Chambers non è particolarmente seducente ma è indubbiamente abile: passa a filo di spada i suoi avversari saltando da una botte di vino ad un'altra, o magari semi-sospeso sul soffitto. Ed ogni incontro di lame riecheggia mille volte. Un esagerato crescendo di rumori e di musica accompagna l'azione incessante fino all'ultimo combattimento: straordinario balletto a colpi di spada tra Febre e D'Artagnan su altissime e scricchiolanti scale a pioli.
Con un budget di 42 milioni di dollari e girato nel sud-est della Francia, "D'Artagnan" è avventura pura, dinamica e visivamente coinvolgente.
I giovanissimi ne saranno conquistati. Gli adulti un pò meno.
Valeria Chiari
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