La leggenda degli uomini straordinari
È difficile stabilire se siano più geniali quella schiera di prolifici autori che alla fine dell'ottocento, primi del novecento, crearono personaggi straordinari ed avventure memorabili od il mai abbastanza osannato Alan Moore che li ha reinventati per il nostro odierno sollazzo. Per prima cosa consiglio a tutti la lettura del volume monografico "The League of Extraordinary Gentleman", abbastanza lontano, quanto meno come plot, dal film, ma sicuramente memorabile. Quindi vi invito alla visione di questa pellicola divertente e spensierata le cui due pecche principali sono: effetti speciali in alcuni momenti un pò grossolani, o meglio troppo evidenti, e la presenza dell'americano Sawyer (piazzato in mezzo ad un gruppo all-British con l'unico intento di compiacere il pubblico d'oltreoceano).
1899: l'Europa è sull'orlo di un'incredibile crisi che potrebbe sfociare in un conflitto mondiale (ma tanto come sappiamo sarebbe solo questione di qualche anno). Un misterioso "fantasma" colpisce prima Londra, spacciandosi per tedesco, e poi Berlino, spacciandosi per inglese, aumentando così la tensione e minacciando di far fallire un incontro rappacificatore a Venezia.
Gli inglesi, preoccupati per le possibili ripercussioni, decidono di creare un gruppo molto speciale per fermare il "fantasma". È così che M (Richard Roxburgh / MI: 2) capo dell'intelligence britannico recluta il famoso Allan Quatermain (Sean Connery) con l'intento di metterlo alla testa di cinque persone molto speciali: Rodney Skinner (Tony Curran / Il 13º guerriero) un ladro che ha rubato la formula dell'invisibilità ad Hawley Griffin, il suo inventore, ed è a sua volta diventato invisibile, Mina Harker (Peta Wilson / la Nikita del serial TV), già moglie del cacciatore di vampiri Jonhatan e preda di Dracula, da cui ha ereditato il vampirismo, Dorian Gray (Stuart Townsend / La regina dei dannati) l'immortale, il timido Henry Jeckyll (Jason Flemyng / Snatch) ed ovviamente il suo brutale alter ego Mr. Hyde e in ultimo il capitano Nemo (Naseeruddin Shah) ed il suo sommergibile: il Nautilus.
A questo gruppo di personaggi dai talenti straordinari si aggiungerà un agente segreto americano: Tom Sawyer (Shane West / A time for dancing), una sorta di figlioccio per l'anziano Quatermain, la cui unica qualità sembrerebbe l'essere belloccio. La lotta è iniziata!
Alla cabina di regia di questo colossal troviamo Stephen Norrington (Blade), uomo avvezzo agli eroi di carta, ma che stavolta, come accennato, si fida troppo del suo dipartimento effetti speciali creando alcune sequenze quasi fastidiose per la loro artificialità (e non tentate di darci a bere che una scelta voluta per restare vicini al fumetto). Se vogliamo sollevare un altro appunto va alla coreografia delle scene di lotta, un pò troppo confusionarie e frammentate. Questo non significa comunque che il film sia disprezzabile, anzi. L'atmosfera vittoriana è ricreata in modo quasi perfetto ed i personaggi sono ben caratterizzati (qualcuno più di altri). In finale anche la storia, per quanto stiracchiata e lontana da quella originale, non è male, soprattutto perché garantisce stupore per gli incredibili marchingegni retrò-futuribili di Nemo e divertimento nelle molte sequenze d'azione.
Un'ultima curiosità, da dove Alan Moore ha tratto i suoi protagonisti:
Allan Quatermain - già portato sullo schermo da Richard Chamberlain nei tardi anni ottanta- e frutto della fantasia di H. Rider Haggard in "Le miniere di Re Salomone" (1885);
Mina Harker è la moglie dello Jonathan del romanzo "Dracula" di Bram Stroker (1897), vista anche nel film di Coppola (Wynona Rider);
Henry Jeckyll, meglio noto come il Dr. Jeckyll, ed il suo alter ego Hyde sono stati creati da Robert Louis Stevenson nell'omonimo libro del 1886 e portati sul piccolo e grande schermo decine di volte;
Rodney Skinner, come anche spiegato nel film (ma soprattutto per diritti d'autore), è l'emulo di Hawley Griffin, l'uomo invisibile di H.G. Wells (1897) - ultima incarnazione cinematografica l'Hollow man di Kevin Bacon;
il capitano Nemo non ha bisogno di molte presentazioni come anche le 20.000 leghe di Jules Verne (1870) ed il suo Nautilus;
Dorian Gray è il personaggio de "Il ritratto di Dorian Gray" (1891) di Oscar Wilde;
Mentre Sawyer esce dal libro di Mark Twain "Le avventure di Tom Sawyer" (1876).
Curiosità: Durante la caccia al Dr. Jeckyll si parla di una specie di scimmia gigante che sta terrorizzando Rue Morgue da mesi. Si tratta di una citazione d'omaggio al libro "Murders at the rue Morgue" di Edgar Allan Poe, in cui il colpevole era un orango.
La chicca: Quando i nostro eroi arrivano a Parigi per il Dr. Jeckyll, si vede un poster su un muro in cui si annuncia l'arrivo di un circo con protagonisti il Dr. Alan Moore ed il Dr. Kevin O'Neill, i creatori del fumetto originale.
La frase: "Bomb vojage"
Indicazioni: Per tutti quelli che amano l'avventura e l'ambientazione "by gaslight".
Valerio Salvi
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