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The Last Stand - L'ultima sfida











Dopo essere stato governatore della California per sette anni, Arnold Schwarzenegger ritorna sullo schermo da protagonista. La sensazione è che nulla sia cambiato dal suo punto di vista e che Arnie continui a dare sullo schermo quella forte impronta di cinema fisico che l'ha reso un'icona degli anni '80.

Lo sfondo del suo ritorno è una tranquilla cittadina della provincia statunitense, una di quelle in cui non succede mai niente, quella che ruota tra una fattoria, un diner e l'ufficio dello sceriffo. La monotonia viene interrotta dalla fuga di un pericoloso evaso che passerà proprio per Sommerton nella sua folle corsa verso il Messico.

Tutti i canoni del genere sono rispettati: inseguimenti d'auto, sparatorie con armi sempre piu' grosse e distruttive condite da quelle battute lapidarie che sono l'essenza dell'eroe d'azione.
Eppure in questo umorismo da mattatoio c'è un qualcosa che comincia a diventare non tanto "retrò", quanto piuttosto anacronistico. L'epica dietro a L'ultima sfida è in fondo quella di Alamo, e si ricollega all'idea che ogni americano medio è capace di grandi atti di eroismo per difendere sè stesso, i propri cari, il proprio paese. Per questo è così importante il ruolo dei comprimari, che creano un senso di comunità pur non riuscendo a rubare la scena a Schwarzy.

Può essere difficile accettare un film basato su un pesante uso delle armi in un paese come gli Stati Uniti in cui le armi da fuoco rappresentano un problema crescente. Di certo un film come questo perpetua l'idea di un paese in perenne stato di mobilitazione, se persino una cara vecchina ha un fucile sul divano. Allo stesso tempo però vale la pena di ricordare che la violenza dei film non è la violenza della realtà e che c'è qualcosa che confina con il cartone animato in un'innocua vecchina che prende un grosso fucile per sparare a un cattivone. In questo caso è chiaro ed evidente dove sta il bene e dove sta il male, così come è evidente che la messa in scena di un film d'azione è esagerata e viola molte leggi della fisica o del buon senso. Alla fine quando ci si trova di fronte alle montagne russe si può scegliere di salire o di non salire, la decisione spetta solamente a noi.

Anche se L'ultima sfida non ha idee o prospettive mai viste, resta un film di genere rispettabile e, in un certo senso, dedicato agli affezionati del genere, che non mancheranno di trovare momenti di autentico divertimento.

La frase:
"Io sono lo sceriffo".

a cura di Mauro Corso

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