Big Wedding
Il matrimonio! Coronamento dell’amore di una coppia e occasione per riunire la famiglia e appianare, almeno nei film americani, tante divergenze e questioni irrisolte. Ma quando si tratta di una famiglia come quella dei Griffin, la situazione si può complicare parecchio e diventare scoppiettante. L’occasione è il matrimonio tra due giovani follemente innamorati, Melissa e Alejandro. Lui è il figlio adottivo di Don ed Ellie, divorziati da tanti anni, dopo che si lasciarono in seguito al tradimento di Don con Bebe, ex migliore amica di Ellie e attuale compagna dell’uomo. Nonostante la separazione i due ex coniugi non si odiano, anche se i loro rapporti sono piuttosto vivaci e turbolenti; il loro indissolubile legame si basa su tre meravigliosi figli, per cui sarebbero disposti a fare di tutto, anche a fingere di essere ancora sposati per tre giorni. Ed è proprio questo che chiede loro Alejandro in vista dell’arrivo dalla Colombia di Madonna, la sua mamma biologica, e di Nuria, sua sorella naturale. Infatti, la donna è profondamente religiosa e, a detta del figlio, non concepisce il divorzio, motivo per cui in tutti questi anni le ha taciuto la separazione dei suoi genitori adottivi.
E’ facile immaginare che questa finzione provoca un vero e proprio terremoto nelle vite di tutti, in particolare della coppia consolidata formata da Don e Bebe, con quest’ultima che ormai dopo tanti anni vorrebbe qualcosa di più di una convivenza. Per l’affetto che comunque prova per Alejandro la donna decide di stare al gioco e partecipare alla finzione. Durante questi tre giorni non mancheranno litigi, riavvicinamenti, chiarimenti e, soprattutto, amore, in tutte le sue forme.
La storia che ci racconta il regista Justin Zackham, che ha curato anche la sceneggiatura, non è particolarmente originale, ma si rifà a tante altre commedie romantiche del genere, con situazioni simili e alcune trovate divertenti che strapperanno più di un sorriso allo spettatore, fino ad un finale per certi versi insolito, ma comunque da “e vissero tutti felici e contenti”.
Dove sta allora il punto di forza del film? La risposta è piuttosto semplice e basta dare un’occhiata ai nomi del cast per intuirla. Infatti, a tenere in piedi e a rendere gradevole tutta l’operazione è la brillante prova dei protagonisti, stelle di Hollywood che anche in questa commedia romantica hanno svolto in maniera convincente il loro compito: dai veterani Robert De Niro (Don), Diane Keaton (Ellie), Susan Sarandon (Bebe) e Robin Williams, sotto sfruttato nei panni di Padre Moinighan, a giovani e talentuose leve come Katherine Heigl (Lyla) e Topher Grace (Jared), gli altri figli di Don ed Ellie, per concludere con i due promessi sposi impersonati da Amanda Seyfried e Ben Barnes. Naturalmente a primeggiare con la loro bravura sono De Niro, Sarandon e Keaton, che interpretano anche i personaggi più interessanti e di spessore, approfonditi maggiormente dal regista rispetto agli altri. Infatti, i caratteri dei protagonisti sono solamente accennati, così come alcune delle tematiche che incontriamo nello scorrere del film.
“Big Wedding” è una commedia piacevole con cui passare novanta minuti in maniera leggera e senza pensieri, impreziosita dalle performance di grandi attori e con un buon ritmo e alcune trovate divertenti.
La frase:
"C’è un vecchio detto secondo cui il matrimonio è un telefono che suona di notte: prima ti rintrona e poi ti svegli".
a cura di Redazione FilmUP.com
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