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Tamara Drewe - Tradimenti all'inglese
Leggero, per nulla banale, divertente. Tamara Drewe coglie nel segno: nulla di più di quello che vuole essere, un fumetto riproposto sul grande schermo dal regista Stephen Frears, che sa fissare il suo sguardo lieve e ironico, offrendoci intatto lo humour della sua terra.
Tamara Drewe è una giovane giornalista che, dopo anni, in seguito alla morte della madre, torna nel piccolo villaggio in cui ha trascorso la fanciullezza. Se allora era un brutto anatroccolo, dopo un’operazione al naso e una rinata sicurezza di sé, è diventata una splendida donna, capace di catturare tutti gli sguardi e di far palpitare i cuori maschili dell’intero paesino. Così sarà per il fedifrago Nicholas Hardiment, che gestisce con la moglie una specie di ritiro per scrittori, così per lo spasimante di un tempo, Andy Cobb, e perfino per una rockstar di passaggio, Ben Sergeant.
In origine c’è la graphic novel di Posy Simmonds, sceneggiata da Moira Buffini per il film. Ma prima di questo c’è Thomas Hardy, uno tra i più grandi scrittori inglesi, e c’è il suo romanzo Via dalla pazza folla. Chi non conosce Hardy (o almeno il film omonimo tratto dal suo libro, con Julie Christie e Alan Bates) perderà per strada molti riferimenti spassosi, riletture moderne di situazioni fondamentali del testo, ed è un peccato. Con spirito tipicamente british, un regista come Frears può misurarsi con un grande come Hardy, farlo rivivere in chiave moderna, liberandolo di tutti i gravami drammatici e mantenendo solo la personalità di Tamara (nel libro Bathsheba Everdene), donna vanitosa che si caccia in molti guai e non capisce più cosa realmente desideri dalla vita.
Fuori concorso al 63. Festival di Cannes, Tamara Drewe non resterà nella memoria cinematografica per lungo tempo, ma aiuterà a trascorrere in maniera intelligente e sofisticata un’oretta e mezza, respirando allegria e buonumore. Cast azzeccato: da Gemma Arterton, solare Tamara, a Dominic Cooper, ombroso rocker, fino a Luke Evans (il fedele Andy) e Tamsin Greig, la moglie tradita da Nicholas Hardiment. Più il paesaggio del Dorset, in cui Hardy ambientò tutti i suoi romanzi: verdi colline, mucche, piccoli villaggi che sembrano finti. Una quiete apparente, messa a soqquadro dall’arrivo di Tamara, che provocherà molti tumulti del cuore, invidie e gelosie, sottolineati dalle belle musiche di Alexandre Desplat.
La frase: "Chi è quella?” “È Tamara Drewe… è tutta un’altra persona, è indipendente ora".
Donata Ferrario
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