10 Luglio 2006 - Conferenza Stampa
"Vita Smeralda"
Intervista al regista e al cast.
di Francesco Lomuscio
Dopo tanta attesa arriva finalmente nelle sale cinematografiche Vita smeralda, nuovo lungometraggio diretto ed interpretato da Jerry Calà che, affiancato dalle attrici protagoniste ed il produttore Claudio Saraceni, ha incontrato a Roma la stampa.
Come è nato Vita smeralda?
Jerry Calà: Erano tanti anni che al cinema si vedevano soltanto i film di Natale interpretati da Massimo Boldi e Christian De Sica, e si era un po' lasciato perdere il filone sulle vacanze estive; io penso che i vecchi film tipo Vacanze a Ischia avevano il potere di fornire belle annotazioni di costume. Oggi forse il "sapore di mare" è un po' cambiato, in quanto i ragazzi sono meno romantici perché bombardati dai media e dall'immagine della bellezza ed il benessere, non sono più quelli degli Anni Sessanta che descrisse Vanzina, ai quali, come diceva Virna Lisi, batteva il cuore: il cuore che era quello di Little Tony e Rita Pavone.
Voi vi siete ritrovate nei personaggi del film?
Francesca Cavallin: Per quanto mi riguarda ho dovuto interpretare un personaggio diverso da me, però mi sono resa conto del fatto che oggi esistono ragazze che, anche fidanzate da tre anni, andrebbero a letto con il calciatore che le fila in Costa Smeralda. La vacanza, quindi, non è più soltanto il sogno romantico, le ragazze oggi partono con obiettivi precisi.
Benedetta Valanzano: Io mi sono ritrovata nel personaggio che ho interpretato, anche se avevo paura di apparire come la sciocchina della situazione.
Jerry Calà: Il mio intento era quello di fare un film vero, non barzellettistico, poi frequento la Costa Smeralda da trent'anni e vi assicuro che la gente là è così.
Il film ha avuto una storia travagliata…
Jerry Calà: Sì, è stato tenuto in incubatrice dalla Medusa (ride), la quale ha deciso di invitare la gente ad andare al cinema in estate.
Sembrava che fosse stato distribuito ora a causa dei recenti scandali dello spettacolo…
Jerry Calà: Vedi, nella sfiga un po' di culo lo abbiamo avuto (ride)! Poi ho avuto la fortuna di avere nel cast gente come Elena Santarelli, che in seguito è diventata famosa, oppure Eleonora Pedron, al suo debutto cinematografico, che si è rivelata all'altezza. Come pure Giorgio Alfieri che è stato una scoperta.
Il film può essere letto come un apologo su tutti i giovani d'oggi o soltanto quelli della Costa Smeralda?
Jerry Calà: Beh, no, dell'Italia in generale, perché alla fine in Costa Smeralda ci vanno tutti, da quelli che hanno i soldi a quelli che vanno a dormire in quindici nello stesso posto. Certo, poi i giovani non sono tutti così, ci sono anche quelli che si dedicano al volontariato e ad altre attività umanitarie.
E allora perché quel finale buonista?
Jerry Calà: Ma il finale non è buonista, forse c'è qualcuno che capisce che la "vita smeralda" non è poi così bella.
Per quale motivo ha scelto di trainare la storia con tre donne e non uomini?
Jerry Calà: Perché oggi le ragazze sono più curiose, la storia tra coetanei dura fino a un certo punto, poi esplodono e diventano donne, mentre i ragazzi restano più bambocci.
Quanto è costato il film?
Claudio Saraceni: Circa un milione e mezzo di euro, più la distribuzione ed il lancio.
Eleonora, ci parli di questa tua prima esperienza cinematografica?
Eleonora Pedron: Il cinema è stato sempre uno dei miei più grandi sogni e devo dire che questa esperienza mi è servita tantissimo. Ci ho messo tutto l'impegno possibile ed ho raggiunto il mio obiettivo di vedermi come attrice.
Jerry Calà: Io, tra l'altro, ho cercato di farla essere sé stessa.
Eleonora Pedron: Inoltre, mi sentivo molto nei panni di Silvia, ragazza alla ricerca del principe azzurro e dell'amore eterno.
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