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14 Dicembre 2011 - Conferenza
"Vacanze di Natale a Cortina"
Intervista al regista e al cast.
di Francesco Lomuscio
In occasione dell'uscita di "Vacanze di Natale a Cortina", il cinepanettone Filmauro 2011, il regista Neri Parenti, affiancato dal produttore Luigi De Laurentiis e dal cast, ha incontrato a Roma la stampa.
Come mai si è scelto di tornare a Cortina, dove tutto iniziò con "Vacanze di Natale" e dove siete già tornati anche con "Vacanze di Natale 2000"?
Neri Parenti: Si è scelto di tornare a Cortina perché ci era sembrato che le località esotiche toccate nei nostri recenti film avevano fatto un po' perdere l'italianità al prodotto. Poi, in questo caso abbiamo avuto modo di portare in giro non solo ricchi, ma anche gente comune, del popolo.
Luigi De Laurentiis: Io aggiungo solo che avevamo proprio sentito dal pubblico, negli ultimi anni, il bisogno di tornare a questo clima natalizio. Poi, è anche divertente vedere l'italiano che viaggia in Italia.
Come mai questo ritorno dei fratelli Vanzina nel film di Natale, qui co-sceneggiatori?
Luigi De Laurentiis: Quando abbiamo pensato di tornare a Cortina, abbiamo anche pensato che i primi ad andarvi furono loro con "Vacanze di Natale" e che la conoscevano molto bene.
Neri Parenti: Io vorrei soltanto aggiungere che sono stato assistente di Steno, quindi per me ha rappresentato un piacere tornare a lavorare con loro.
Quest'anno c'è in uscita anche un "Capodanno a New York". Pensate che gli americani abbiano assorbito la vostra formula?
Neri Parenti: Se gli americani si sono ispirati a noi, la cosa non può che farci onore, anche perché stiamo parlando di Garry Marshall.
Luigi De Laurentiis: Comunque, in questi ventotto anni gli americani ci hanno studiati perché hanno visto che incassavamo, tanto che sia loro, sia i francesi, ci hanno più volte avvicinati per trattare su possibili remake dei nostri film.
E' cambiato oggi il modo di far ridere?
Neri Parenti: Io ho una teoria, ovvero che si cambia solo nel ritmo. Oggi c'è una scrittura molto diversa, presa dal serial americano o dal cinema di genere. Ci siamo abituati allo zapping televisivo, mentre prima era tutto più diluito.
Cosa è cambiato nei ruoli femminili per questo genere di film?
Neri Parenti: Bisogna dire che in questi film i ruoli femminili sono molto importanti.
Valeria Graci: Io sono onorata di aver fatto parte di questo ricco cast. Purtroppo nel film sono la moglie di Ricky Memphis, ma emergo più di lui (ride).
Sabrina Ferilli: Io è il quarto film di Natale che faccio con Christian, ma, mentre negli altri film era lui a mettermi le corna, qui il nostro rapporto è completamente differente, perché, a causa di un equivoco, sono io a fargli credere che sia una traditrice. Poi che devo dire, Neri è un regista straordinario.
Katia Follesa: La comicità è sempre stata più maschile, mentre negli ultimi anni è approdata anche alla femminilità. Io credo che ora ci sia una buona percentuale di donne adatte a fare la commedia.
Olga Kent: Io sono moldava e la mia lingua di origine è il russo, quindi ho potuto tranquillamente interpretare una russa. Mi è piaciuto prendere parte a questo film, poi "Vacanze di Natale" è il mio film italiano preferito e fu il primo che vidi.
Per Dario Bandiera, Ricky Memphis, Ivano Marescotti e Giuseppe Giacobazzi questo è il primo film di Natale…
Ricky Memphis: Ci siamo divertiti, è stata un'esperienza bellissima, perché con loro, sul set, ho trovato molta umanità. Poi, io sono cresciuto con i film di Natale.
Dario Bandiera: Io è la prima volta che lavoro con Neri Parenti. Che devo dire, ci siamo divertiti, poi, se fai il comico in Italia devi passare per forza per il film di Natale.
Ivano Marescotti: Con il mio personaggio sarebbe stato facile infierire sui politici, ma non era il nostro caso. Poi, nel frattempo è successa una cosa straordinaria, ovvero che è caduto il Governo. Io non faccio l'attore comico, ma faccio anche il comico, come avete potuto vedere anche nei film con Checco Zalone, e si tratta sempre di carogne (ride).
Giuseppe Giacobazzi: Io sono stato felicissimo di accettare questo film, ci siamo divertiti anche quando non si girava. La vera canaglia era Dario Bandiera (ride).
Il film è sicuramente ricco di citazionismo cinefilo…
Neri Parenti: Eravamo un po' noi stessi la nostra memoria storica, eravamo autoreferenziati. Del resto, io e i fratelli Vanzina rappresentiamo un terzetto che già era stato insieme e, quindi, pesca un po' dal proprio repertorio senza accorgersene.
Vi siete forse rifatti a pellicole come "Adulterio all'italiana" e "L'orribile verità", trasformando Christian De Sica in una sorta di Cary Grant italiano?
Neri Parenti: Verissimo. Christian fino a qualche anno fa era il Cary Grant volgare, poi ha smesso (ride).
Christian De Sica: Con l'unica differenza che io ho fatto novantaquattro film e Cary Grant solo trentasei (ride).
La sequenza in cui Ricky Memphis si ritrova a tavola con i principi si rifà forse a quella di "Fratelli d'Italia" che vedeva Christian De Sica sullo yacht con i ricchi?
Neri Parenti: Quando voi ci intervistate, ci scoprite tutti gli altarini (ride). In realtà, l'originalità del fare un film è nella fattura e negli interpreti che cambiano di volta in volta.
Christian De Sica lo scorso anno prese parte a "The tourist" con Johnny Depp. Persa di tornare a lavorare con lui?
Christian De Sica: Presi parte a quel film con Depp e Angelina Jolie, ma, soprattutto, ho conosciuto questo grande regista tedesco, Florian Henckel von Donnersmarck, il quale ha detto che mi richiamerà. E io sto aspettando.
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