Tutti i film del Presidente

Tutti i film del Presidente

Sul grande schermo di scena la campagna elettorale


di Redazione FilmUP.com09 novembre 201217:15



Si è appena conclusa la campagna elettorale per la rielezione del nuovo presidente degli Stati Uniti, una delle più grandi potenze del mondo. Una campagna che ha visto il trionfo del Presidente uscente, Barack Obama, primo uomo di colore a dimorare alla Casa Bianca e che potrà governare per altri quattro anni.
La corsa alla Casa Bianca è sempre un avvenimento e le campagne elettorali dei candidati, agguerrite e giocate senza esclusioni di colpi, stimolano l'immaginario collettivo con gli scandali, i complotti e le alleanze segrete, tanto da essere uno degli avvenimenti più seguiti e commentati nei moderni social network. Tutti gli ingredienti menzionati si sposano bene con la sceneggiatura di un film, come ci hanno mostrato tante pellicole negli anni.
A partire dalla recente commedia "Candidato a sorpresa", dove l'attenzione degli autori si è concentrata sull'aspetto più comico della lotta tra i due candidati, il veterano della politica Cam Brady (Will Ferrell), già sicuro di avere in tasca la vittoria, e l'outsider Marty Huggins (Zach Galifianakis), direttore del locale Ufficio del Turismo. Non mancano i soliti dibattiti televisivi, gli incontri con l'elettorato e il classico bacio agli infanti, anche se tali situazioni hanno spesso risvolti imprevisti….

Tornando indietro nel tempo, invece, una menzione va sicuramente alla pellicola del 1962 firmata da John Frankenheimer e in Italia conosciuta come "Va' e uccidi", che ebbe un remake nel 2004 girato da Jonathan Demme e intitolato "The Manchurian Candidate". Qui un reduce di guerra fu soggiogato perché potesse diventare un assassino politico in un complotto teso alla conquista della Casa Bianca.
Anche Robin Williams si è cimentato con una campagna elettorale nella commedia "L'uomo dell'anno", dove è un comico che si burla dei politici e del sistema in generale. Durante il suo programma l'ennesima provocazione: candidarsi alla presidenza e fondare un suo partito. Ma lo scherzo si trasforma in realtà e, complice un errore software e un mistero, riesce veramente ad arrivare alla massima carica dello stato. Una situazione che potrebbe ricordare in parte il successo di un noto comico italiano, fondatore di un movimento popolare che sta conquistando velocemente molto consenso nel nostro paese, come hanno dimostrato le recenti elezioni regionali in Sicilia.


Scandali e complotti, invece, sono al centro di "Sesso & Potere", interpretato nel 1997 da due mostri sacri del cinema come Dustin Hoffman e Robert De Niro. La campagna elettorale è agli sgoccioli quando uno scandalo sessuale coinvolge il Presidente e, per distogliere l'attenzione del pubblico dalla scabrosa storia di sesso che potrebbe costare la poltrona all'uomo, viene inscenata una guerra.
La politica e la figura del Presidente americano sono d'ispirazione per una moltitudine di pellicole che vanno a toccare più generi; infatti, si passa dal comico al drammatico, dall'azione alla fantascienza e al romanticismo. Si pensi all'Harrison Ford presidente impavido e guerriero di "Air Force One", al coraggioso e giovane Bill Pullman di "Independence Day" o al romantico Michael Douglas de "Il presidente - Una storia d'amore". Non mancano nemmeno pellicole dedicate a particolari presidenti o determinati scandali famosi, come i recenti "W.", con un impareggiabile Josh Brolin nei panni di George W. Bush, oppure l'avvincente "Frost/Nixon - Il duello", dove Nixon concedeva una memorabile intervista in cui fu abilmente costretto a parlare dello scandalo Watergate, alla base delle sue dimissioni da Presidente.

Anche nel bel paese la politica è argomento di diversi film, come nella recente commedia di Massimiliano Bruno, "Viva l'Italia", in cui un politico di lunga data, dopo una malattia al cervello, non riesce più a mentire e fa tutto quello che vuole, diventando una mina vagante per se stesso, per la famiglia e per il partito. Sicuramente intrigante e politicamente scorretto è il personaggio di Antonio Albanese in "Qualunquemente" di Giulio Manfredonia. Si tratta di Cetto La Qualunque, un uomo che decide di candidarsi alle elezioni del proprio paese per contrastare la preoccupante e dilagante ondata di legalità che sembra aver colpito la sua città e che mette in pericolo le sue proprietà. Situazione che s'inasprirebbe con l'elezione del pericoloso paladino dei diritti Giovanni De Santis. Allora, dopo travagliate meditazioni, Cetto inizia la sua singolare campagna elettorale. Passando a film di tutt'altro tono, meritano certo una citazione pellicole come "Il divo", centrato sulla misteriosa e ambigua figura di Giulio Andreotti in una stagione della sua vita che va dalla fine della sua settima presidenza del consiglio all'inizio del processo che lo vede accusato di associazione mafiosa, o "Il caimano" di Nanni Moretti, in cui Bruno è un produttore cinematografico di B-movies, in crisi sia in ambito professionale che con la moglie, che accetta di produrre il copione di una giovane regista senza neanche leggerlo. Si tratta di un film su Silvio Berlusconi.
E proprio Berlusconi è uno dei soggetti politici che negli ultimi anni ha ispirato maggiormente gli autori del bel paese che hanno prodotto pellicole come "Shooting Silvio" e "Bye Bye Berlusconi!", entrambi non teneri nei confronti dell'ex Presidente del Consiglio, e il documentario di Roberto Faenza e Filippo Macelloni, "Silvio Forever", che ripercorre la storia di un personaggio che, nel bene o nel male, negli ultimi vent'anni è stato il protagonista indiscusso della politica italiana.

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