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25 Ottobre 2008 - Intervista
"The Garden of Eden"
Intervista alle protagoniste.
di Francesco Lomuscio
In occasione della terza edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, abbiamo incontrato nella capitale Caterina Murino e Mena Suvari, le due sensuali protagoniste di "The garden of Eden" di John Irvin.
Parlateci un po' dei vostri personaggi nel film di Irvin...
Caterina Murino: Il mio personaggio è molto ambiguo, perché si tratta di una donna prima timida poi in balia delle arti della seduzione di Mena, ma ogni spettatore può vederci diverse chiavi di lettura, ognuno decide chi delle due tira i fili dei burattini. Da parte mia ho solo cercato di costruire una figura controcorrente per l'epoca in cui il film si svolge.
Mena Suvari: Il mio personaggio, invece, non è così bianco e nero come può sembrare, perché è una giovane e forte e in cerca di una sua identità, ma non è pazza di suo. In questa ricerca porta la giovane donna nella sua relazione e cerca di accomodarsi, di reagire a cosa sta succedendo.
Mena, cosa ha rappresentato nella tua vita il personaggio di "American beauty? Ci furono all'epoca associazioni puritane che protestarono?
Mena Suvari: Beh, non tutti gli americani sono puritani (ride). Mi sono immedesimata molto nel personaggio di Angela, il film era nato come opera teatrale. Nello stesso periodo girai anche "American pie", quindi cominciai a crescere imparando il significato d'industria cinematografica.
E come mai nonostante con quel film si aprirono per te le porte di Hollywood hai comunque continuato a prendere parte a molti prodotti indipendenti?
Mena Suvari: E' una domanda profonda (ride). Come dicevo, appunto, dopo "American pie" e "American beauty" ho dovuto apprendere il senso commerciale del cinema, ma mi è sempre interessato l'aspetto creativo dei film. Il ruolo di "American beauty" non l'ho cercato ma è stato benvenuto, poi, però, a Hollywood cercano d'indirizzarti sempre nella stessa direzione, quindi ho cercato di muovermi a modo mio. Comunque, i film indipendenti li trovo spesso più vicini alla realtà.
Quest'anno, oltre a questo film hai interpretato l'horror "Day of the dead" di Steve Miner; ti senti più vicina al personaggio sensuale del film di Irvin o a quello combattivo dello zombie-movie?
Mena Suvari: Diciamo che c'è un pezzetto di me in ogni personaggio, ma nessun personaggio è me.
Tra l'altro, Caterina, ne "Il seme della discordia" appari ricoperta di petali come Mena in "American beauty"...
Caterina Murino: Devo dirti che Pappi Corsicato ha ripreso molte scene cult del cinema, dalla sequenza della doccia di un film di serie b visto di notte a quella della carrozzina de "La corazzata Potemkin", fino a "Kill Bill" e "Via col vento". La scena del sogno, che appunto richiama "American beauty", inizialmente non esisteva, è stata aggiunta dopo.
Cosa potete dirci del bacio saffico presente nel film?
Caterina Murino: Per me si tratta solo di lavoro, poi già lo avevo fatto ne "Le ragazze di Miss Italia" di Dino Risi. Che sia al teatro o al cinema, cambia solo la qualità dello schermo.
Mena Suvari: Per me era il secondo bacio saffico, ma non c'è granché da imbarazzarsi, altrimenti letto il copione non avrei accettato la parte.
Mena, oltre al cinema quali arti rappresentative ti piacciono?
Mena Suvari: Mi piacciono tutte le arti rappresentative!
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