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19 maggio 2005 - Conferenza stampa
"Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith"
Presenti gli attori Hayden Christensen, Ian McDarmind e il produttore Rick McCallum.
di Diego Altobelli
"Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...", così, con un incipit che sapeva tanto di fiaba di Andersen, cominciava quella che si sarebbe rivelata come una delle più affascinanti saghe della storia del Cinema. A dire il vero la fantascienza di Lucas e Spielberg non è che avesse molto in comune con il mondo delle favole... però, chissà perchè, manteneva quel sapore, quel mistero che nelle storie di bambini lasciava intendere che anche tu facevi parte di quell'universo. Oggi, alla conferenza stampa dell'ultimo episodio della nuova trilogia, quel "III" che nel titolo indica sia la fine che l'inizio di Guerre Stellari, di quella magia rimanevano, purtroppo, solo le scintille dopo l'incantesimo. La sala era gremita di gente, e a rispondere ai curiosi erano presenti Hayden Christensen, che nel film interpreta Anakin/Darth Fener; Ian McDarmind, l'Imperatore Palpatine; e il produttore Rick McCallum. Unica grande assente l'attrice Natalie Portman, la Padmè del film, amante di Anakin e il regista George Lucas. Peccato. Con toni nostalgici, quasi a far intendere che è davvero finita un'Era, un periodo importante per la vita di qualcuno, la conferenza si è protratta fino alla sua inesorabile conclusione. Il nostro rammarico risiede in una brevità della stessa che, a dire il vero, non ci aspettavamo.
E' vero che state lavorando, o comunque è nell'aria, una serie televisiva? Ci sarà un quarto episodio cinematografico?
Rick McCallum: No, voglio dirlo subito, non ci saranno "Episodio 7-8"... La cosa finisce qui. Il terzo episodio è la fine della storia, fine dei giochi. Siamo troppo vecchi per continuare... Ma è vero che negli ultimi mesi a Lucas è venuto in mente di piazzare un 101 ore di programmazione televisiva, allo scopo di ripercorrere l'adolescenza e la crescita di Luke... Si realizzerebbe quello che già è accaduto per il personaggio di Indiana Jones e le sue avventure giovanili. Per adesso comunque è solo un'idea, nei prossimi mesi vedremo di svilupparla in maniera più concreta.
Quale dei due Palpatine ha preferito interpretare tra la prima trilogia e la seconda?
Ian McDiarmid: Beh, adesso sapete che questo personaggio è uno solo e non due... Mi è piaciuto molto interpretare questo ipocrita ambizioso...che aveva un ruolo ben diverso. Era più affascinante... voleva la pace nel mondo ma poi si rivela il peggior mostro possibile... Dal punto di vista della recitazione poi è stata importantissima la maschera, che mi dava la possibilità di sentire il personaggio "sotto pelle"...
L'episodio "Tre" è quello più drammatico della saga. Cosa vi ha detto Lucas per far sì che questo episodio assumesse toni quasi Shaekespeariani?
Hayden Christensen: Credo che sia esattamente così. Quando Lucas ha scritto la sceneggiatura credo intendesse proprio questo... Quando lessi il copione mi venne in mente subito il personaggio dell'Amleto, o comunque quelle atmosfere...
Ian McDiarmid: Credo importante l'analisi che si fa del "lato oscuro", molto più profonda che in precedenza... Penso che Lucas non si sia rifatto a Shaekespeare o a Wagner, anche se poi il film attinge a tutta una "mitologia" di quel tipo.
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