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19 maggio 2005 - Conferenza stampa
"Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith"
Presenti gli attori Hayden Christensen, Ian McDarmind e il produttore Rick McCallum.
di Diego Altobelli
Come si sente ad aver interpretato "di fatto" il personaggio più odiato della saga?
Ian McDiarmid: E' proprio uno dei motivi per cui ho accettato di interpretare questo personaggio... Mi sono reso conto nel corso degli anni che il nucleo del film è proprio l'imperatore e non Darth Fener. Se lui è nero io sono più nero, se lui è cattivo io lo sono di più, se lui ha una psicologia complessa che lo spinge a far del male, io non ho scusanti alcune...E' un uomo che nasce dal male e che mira al potere assoluto e quando ne entra in possesso, lui ne vuole ancora di più. E' stata una grande occasione per me impersonare un personaggio così complesso...
E' stato difficile dare umanità al personaggio di Fener?
Hayden Christensen: E' stato un privilegio interpretare un personaggio così. E' un esperienza straordinaria, ed è quello che un attore cerca sempre. Un personaggio che possa maturare e crescere e svilupparsi in questo modo. La cosa più bella è stata quella di permettere al personaggio di avere una consapevolezza emotiva anche dopo che passa dalla parte del male. Continuare a fare delle cose orribili pensando che però in fondo sia un male necessario... E' in fondo un personaggio da compiangere...
Un viaggio come questo, che dura sei anni, cosa eravate prima di intraprenderlo e cosa siete adesso, che si è finalmente concluso?
Hayden Christensen: Il prima e il dopo è come il giorno e la notte...Prima ero uscito da poco dal liceo che facevo parte di una piccola trasmissione in Canada, adesso penso proprio di far parte della storia del Cinema... Devo ancora ad abituarmi all'idea... Artisticamente è stata una grande esperienza lavorativa, sono cresciuto con il personaggio di Anakin e maturato dal punto di vista privato e professionale.
Ian McDiarmid: Quando incontrai Lucas per interpretare Il ritorno dello Jedi ero un attore come tanti... Ero praticamente semisconosciuto al pubblico. Ora mi è difficile anche andare in metro... Ora ho certamente più popolarità, ma quando mi chiedono l'autografo gli chiedo sempre se hanno visto la mia ultima opera teatrale... (ride)
Rick McCallum: Come produttore risalgo agli anni '80, avevo 25 anni e il mio primo film da produttore fu un tale insuccesso che volevano cancellarmi dalla compagnia per cui lavoravo! Devo dire che per molti anni ho prodotto film che non hanno avuto poi la fortuna sperata... Adesso posso dire di aver prodotto un film di successo! (ride)
Batterete il box office di Spiderman 2?
Rick McCallum: Sinceramente non disponiamo di un numero di copie così alto come quello di Spiderman 2... Il film non sarà distribuito in altrettanti cinema, ma c'è il "fattore pubblico", la risposta che il film avrà sugli appassionati e non... Sinceramente mi sento di dire che abbiamo buone possibilità.
Forse il punto risiede proprio nell'ultima domanda che, senza falsi allarmismi, nasconde l'effettivo dilemma della saga: quanto è rimasto, in fondo, di quella "galassia lontana lontana"? Quanto di questa trilogia è frutto di ispirazione artistica e quanto, invece, è il risultato di una attenta e cinica analisi di marketing? Si parla molto della saga di Guerre Stellari, ma tutti quanti sono concordi nel dire una cosa: "...la prima trilogia è la migliore...". Una frase ossessiva, forse anche giusta, non dubitiamo di questo, che però nasconde una retorica "amarezza per i bei tempi andati" che francamente non ci sentiamo di appoggiare del tutto. Godiamoci invece il terzo, e ultimo, episodio con quell'animo sereno e curioso che caratterizza i bambini. Ispirazione o meno, sicuramente è così che Lucas ama immaginare il suo pubblico.
Buona visione.
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