FilmUP - Speciale / Intervista a Steven Soderbergh e George Clooney

04 Febbraio 2003 - Conferenza stampa
Steven Soderbergh e George Clooney
Intervista al regista e all'attore di "Solaris e Confessioni di una mente pericolosa"
di Valerio Salvi

"Tornando a "Solaris" è stata comunque un'esperienza interessante perché mi ha anche permesso di esplorare l'aspetto della colonna sonora, che di solito ha sempre presentato difficoltà minori. Qui la musica è fondamentale, soprattutto considerando che vi sono numerose scene senza dialogo. Penso che il film non avrebbe funzionato senza questa colonna sonora. Inoltre in questo contesto la scelta iniziale della censura di assegnare una "R" al film mi è sembrata assurda. A volte il marketing della produzione pensa che questo possa essere un buon veicolo pubblicitario come a dire: "Ehi, guardate che c'è George nudo in questo film!", ma la cosa mi è sembrata assurda, visto che si tratta di una sola sequenza peraltro di importanza marginale. Mi sono battuto per questo ed ho ottenuto una limitazione minore ("PG" n.d.a)."

La frequentazione con Soderbergh sembra comunque averla influenzata in questa sua regia. "Sicuramente si, soprattutto nel modo di costruire la mia storia e di gestire le luci, ma ritengo che ci siano anche altri registi da cui ho "rubato" parecchio come Alan J. Pakula ed i registi degli anni settanta. Da David Russel ho preso il gusto per il look. La "Section Eight" che ho fondato con Soderbergh vuole proporre qualcosa di diverso, progetti interessanti e nuovi autori, tra i quali includo anche me. Poi vogliamo valorizzare anche i personaggi femminili, che spesso Hollywood mette in secondo piano. Nei nostri film le figure femminili sono sempre a tutto tondo, lo stesso Steven in "Erin Brokovich" ha voluto creare una pellicola incentrata sulla protagonista. Le attrici ci sono e sono molto brave, bisogna solo sfruttarle."

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