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19 gennaio 2004 - Conferenza stampa
Intervista a David Zucker, Anna Faris e Simon Rex
di Teresa Lavanga
Roma, 19 gennaio 2004
Arrivano, sono sorridenti ma anche un pò impacciati, hanno lo sguardo interessato, ma timido. Arrossiscono, cercano di spalleggiarsi a vicenda. Sono così poco "star" che sembra stiano ancora recitando. Invece no, sono davvero semplici e spontanei, questa volta non è una parodia. Loro sono David Zucker, Anna Faris e Simon Rex, in giro per il mondo a presentare la loro ultima fatica, Scary Movie 3.
Che gusto c'è a lavorare in film come questi?
D. Zucker: Il segreto della comicità demenziale è basato su riferimenti ottimali. Cosa c'è di meglio che divertirsi a parodiare un film che parla di una videocassetta killer o di cerchi nel grano fatti da alieni che vengono distrutti dal contatto con l'acqua che però decidono di conquistare un pianeta composto per più della metà di questo elemento? In film come The ring, Signs, 8 Mile e Matrix c'è già tutto il materiale che serve.
A. Faris: Ho già partecipato agli altri episodi della serie, ma questo mi è piaciuto in modo particolare. Nel primo episodio ero alla mia prima esperienza cinematografica importante, ero spaventata perché non sapevo se sarei stata in grado di essere spiritosa e divertente. Ora mi considero una veterana e poi David (Zucker, ndr.) è fantastico, è il regista di Una pallottola spuntata, de L'aereo più pazzo del mondo, e poi ora sono qui a Roma per il tour promozionale, cosa chiedere di più?
S. Rex: Al contrario di Anna, per me questo è il primo film importante. È stata un'esperienza bellissima. Avevo fatto qualche show, ho lavorato per MTV, ma fare un film con David Zucker, di cui sono un fan, è stato fantastico.
Sembra quasi che il suo film voglia denunciare, anche se in modo particolare, la violenza che contraddistingue il mondo dei rapper. È così?
D. Zucker: Io non ho fatto altro che ironizzare sulle immagini che la televisione trasmette ogni giorno, le ho commentate a modo mio. Non ho esperienze di prima mano, ma è risaputo che il mondo dei rapper è violento. Quando abbiamo girato, molti di loro sono venuti sul set con le guardie del corpo e tutti erano muniti di pistole. C'è da dire però che molti, ad esempio 50 cent o Ja Rule sono carini, e sicuramente non avrei paura ad affidargli i miei figli...cosa che non farei ad esempio con Jacko! (Michael Jackson, nrd.)
Come mai ha deciso di girare questo film?
D. Zucker: Beh, per la produzione era un'operazione di marketing necessaria. Il regista precedente era impegnato e quindi lo hanno proposto a me. All'inizio ero scettico, non era assolutamente il mio genere e poi dovevo fare la parodia di film che non avevo neppure visto, ma poi mi sono convinto.
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