21 marzo 2001 - Conferenza stampa
Sandra Bullock
di Valerio Salvi
Sandra Bullock, protagonista di "Miss detective", è una delle poche star che nella realtà è esattamente come nella finzione: carina, spontanea e intelligente. All'Hotel Hassler di Roma ci riceve per parlarci del suo ultimo film e dei suoi progetti:
Spesso nei suoi film, anche nelle commedie, riveste dei ruoli molto energici ("Speed" o "Amori e Incantesimi"), questi personaggi in cosa le assomigliano?
Mi piace molto recitare in film con ruoli "fisici", anche se ho fatto anche altro, in tal senso mi sembra che qui in Italia alcuni miei film più "impegnati" non sono stati distribuiti. Avrò per ruoli meno dinamici più avanti nella carriera, ora mi sento in forma e mi piace usare il mio corpo.
Groucho Marx sosteneva che quando un attore comico vuole fare una vacanza, recita in un ruolo drammatico. "28 Giorni" è andato piuttosto male al botteghino, mentre questo film molto meglio e lei resta una delle poche attrici in grado di far ridere; come si pone di fronte a questo?
Forse "28 Giorni" non è stato un successo commerciale, ma lo ritengo un grande successo sul piano personale ed è stato particolarmente appagante. Io sono un attrice che può, fortunatamente, scegliere cosa fare (è anche produttrice - n.d.a.), e quindi sono libera di non legarmi a ruoli dall'incasso facile. Scelgo un film per la sceneggiatura e non decidendo prima se sarà o meno un "blockbuster". Nel caso di "Miss Detective" ho trovato il soggetto interessante, la mia parte abbastanza "fisica", cosa di solito riservata alle mie controparti maschili, ed ho colto l'occasione. Comunque mi fanno ancora recitare, quindi...
La sua trasformazione nel film da una sorta di "camionista" a donna sofisticata è stata complessa e quali sono i suoi veri panni?
Io mi sento più vicina alla Gracie "camionista", questo non vuol dire che non ami essere femminile, ma semplicemente ritengo che nella vita di tutti i giorni ci sia spazio per la comodità e per il ruolo più sexy. Provate a stare tutto il giorno su i tacchi alti e poi mi direte, infatti non credo li abbia inventati una donna. In ogni caso come nel film si tratta di una facciata esteriore, l'Io di Gracie rimane inalterato, muta soltanto il suo modo di porsi con gli altri. Quindi non ho faticato a trasformarmi ho fatto un pò quello che faccio normalmente.
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