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Ratatouille (DA MERCOLEDI' 17 OTTOBRE AL CINEMA)
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LA SFIDA DI RATATOUILLE: CREARE DEI TOPI ADORABILI MA CREDIBILI
Con così tanti personaggi e situazioni originali, RATATOUILLE invitava costantemente i realizzatori a spingere la tecnologia verso nuovi limiti. Come nota Michael Fong, supervisione direzione tecnica, "c'erano tante sfide tecniche da affrontare in questo film, a cominciare da molti personaggi pelosissimi, così come degli umani molto complessi, delle scene acquatiche decisamente intense nelle rapide e la questione di ricreare l'amatissima città di Parigi. Durante il nostro percorso, abbiamo cambiato decisamente il modo con cui realizziamo le sfumature dei modelli 3D, il modo di illuminare le scene e di realizzare i vestiti. Abbiamo preso la tecnologia dei nostri film precedenti e abbiamo trovato un modo per migliorarla. E tutto questo offre un contributo importante ad una visione veramente differente e originale a cui il pubblico potrà assistere, senza trascurare il divertimento provocato dalla storia di RATATOUILLE".
Le sfide sono iniziate dal fatto di animare una specie mai affrontata prima. Gli animatori della Pixar hanno creato ogni sorta di cose, dai giocattoli agli insetti, dai pesci ai mostri, ma anche per loro i topi erano una razza inesplorata, se non addirittura proibita. Spesso utilizzati come stereotipo dei cattivi nei cartoni, i topi non sono stati sempre trattati bene nel mondo dell'animazione. Ma per RATATOUILLE, i realizzatori hanno deciso di osservare questi nuovi amici pelosi da un punto di vista originale, rivalutando alcune delle loro caratteristiche e delle loro doti più notevoli, e analizzando ogni aspetto della loro interazione con il mondo, dal movimento delle loro code alle contrazioni dei baffi, per arrivare alle incredibili forme che possono assumere e che permettono di mostrare la loro gioia ed espressività.
Visto che il modo migliore per conoscere i topi è passare del tempo con loro, gli uffici della Pixar sono stati abbelliti da alcuni curiosi animaletti in gabbia. Sebbene qualcuno abbia avuto bisogno di un po' di tempo per abituarsi, molti realizzatori si sono affezionati rapidamente a questi roditori, che hanno anche fornito una grande ispirazione per le loro idee. Come spiega il supervisore dei personaggi, Brian Green, "all'inizio abbiamo passato molto tempo semplicemente osservando e iniziando a conoscere i topi, per poi incorporare il loro comportamento nei modelli 3D, in modo che, alla fine, gli animatori fossero in grado di fornire delle interpretazioni decisamente avvincenti. Vivendo con i topi, hai veramente modo di vedere tutte le loro piccole abitudini. Sono veramente degli animali socievoli. Giocano con te e si rannicchiano anche sulla tua mano". Il supervisore all'animazione Dylan Brown prosegue il racconto: "Vogliamo rispettare la vera natura degli animali che diventano i personaggi dei nostri film, per poi costruire delle parodie e delle personalità utilizzando questi elementi. Con RATATOUILLE, la sfida era quella di trovare dei sistemi per rendere questi piccoletti e il loro mondo molto affascinante, così come eravamo riusciti a fare con i pesci, che non venivano certo considerati molto carini, in 'Alla ricerca di Nemo' ".
Osservare questi nuovi animaletti domestici impegnati nelle loro vite quotidiane ha anche fornito a Green e alla sua squadra tante idee divertenti e ha aperto nuovi territori da esplorare. "Una delle cose veramente importanti per il film è che abbiamo iniziato a capire quanto sono soffici i topi. Possono fare ogni genere di cose incredibili con il loro corpo, come passare attraverso dei buchi piccolissimi, che sembrano impossibili da attraversare, o raggomitolarsi dando vita a una pallina minuscola, grazie al fatto che le loro gabbie toraciche sono così ridotte e flessibili. Sapevamo che questa caratteristica avrebbe fornito molto materiale divertente nel corso della storia. Ma all'inizio, dovevamo creare una tecnologia speciale per ricreare questo aspetto e cercare di coglierlo in maniera realistica", spiega Green.
Michael Fong, supervisione direzione tecnica, prosegue il discorso: "Ci sono molte sfide nel rendere soffice un topo, perché questo comporta un processo decisamente lungo e laborioso in cui gli animatori e i tecnici addetti alle articolazioni (ossia le persone che costruiscono veramente lo scheletro all'interno dei personaggi), provano dei modelli 3D per mesi per capire come creare ogni genere di postura inserendo tutta la pelle, i peli e le ossa in modo che si muovano in maniera realistica ed espressiva". Una volta che i realizzatori avevano sviluppato una comprensione maggiore di come i topi si muovano in situazioni di vita reale, le loro indagini si sono rapidamente spostate su concetti più fantasiosi. Per esempio, in che modo un topo come Remy terrebbe un cucchiaio o un tegame? "Dovevamo dare ai personaggi dei topi l'abilità di interagire a livello umano e di cucinare veramente con dei cuochi reali. C'erano molte sfide che si presentavano in questa situazione, in particolare per gestire le proporzioni", sostiene Green. "La differenza nelle proporzioni è evidente anche nelle piccole cose, come il battito del cuore. Quando Remy corre, si può vedere che il suo cuore batte molto rapidamente, mentre Skinner respira ad un ritmo completamente diverso. Cercare di cogliere queste differenze permette alla storia di risultare un incontro credibile tra due mondi".
Anche se i topi di RATATOUILLE mostrano un realismo avvincente, addirittura umano, fanno comunque parte di una fiaba, cosa molto evidente nelle scene in cui Remy controlla Linguini come se fosse un burattinaio. Per i realizzatori, l'intero successo del film dipendeva dal fatto di riuscire a rendere credibile al pubblico questo concetto fantastico e divertente. "Gli animatori hanno lavorato per far sì che ogni piccola tirata ai capelli di Linguini creasse un movimento nella sua mano", sostiene Brad Lewis. "È veramente divertente. Il film contiene molto umorismo fisico della scuola classica di Buster Keaton, che ti fa ridere a crepapelle senza che venga pronunciata neanche una parola".
QUALCHE CURIOSITÀ SU RATATOUILLE
Remy instaura un rapporto improbabile con Linguini, il nuovo sguattero del ristorante Gusteau's. Comunicare è una grande sfida per i nuovi amici, soprattutto perché Linguini è decisamente alto (più di 1.85), mentre Remy misura meno di venti centimetri.
Colette è il cuoco più tenace e anche l'unica donna presente nella cucina di Gusteau's. Colette guida una motocicletta "Calahan", che prende il nome da Sharon Calahan, la direttrice della fotografia di RATATOUILLE.
Durante il processo di ideazione del personaggio, uno scultore ha creato nove statuine di argilla di Remy, il protagonista del film. Sei di queste statuine erano dei tentativi differenti di raffigurazione, mentre le altre tre rappresentavano delle variazioni dell'ultima creazione.
Anton Ego, il più potente critico gastronomico di Parigi, può creare la reputazione di un ristorante o distruggerla con una sola recensione. L'ufficio di Ego è a forma di bara.
Per risparmiare tempo, gli artisti della Pixar hanno omesso un dettaglio, perché nessuno dei personaggi umani possiede le dita dei piedi.
I realizzatori hanno creato più di 270 cibi diversi al computer. Ognuno di essi è stato progettato e preparato in una vera cucina, per poi essere fotografato e usato come riferimento. Infine, è stato mangiato.
Quando hanno svolto le loro ricerche a Parigi, i realizzatori hanno scattato più di 4.500 fotografie da utilizzare come riferimento.
Al momento di registrare le sue battute per una scena in cui Remy abbraccia suo padre Django, Patton Oswalt (la voce americana di Remy) ha veramente abbracciato il regista Brad Bird per ottenere un suono realistico.
Per approfondire la loro conoscenza culinaria, il regista Brad Bird e il produttore Brad Lewis hanno entrambi passato diverse ore a frequentare i corsi di cucina al ristorante di Thomas Keller 'French Laundry' nella Napa Valley, oltre ad aver visitato numerosi ristoranti rinomati di Parigi. Brad Lewis ha anche completato uno stage di due giorni nella cucina del French Laundry, lavorando con Keller e la sua squadra.
Il personaggio di Skinner, il cuoco responsabile del ristorante di Gusteau's, è alto poco più di un metro e soffre del complesso di Napoleone. Sir Ian Holm, che nella versione originale ha prestato la voce a Skinner, è circa sessanta centimetri più alto del personaggio e ha interpretato Napoleone Bonaparte tre volte nella sua prestigiosa carriera.
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