31 Agosto 2007 - Conferenza stampa
"Michael Clayton"
Intervista al cast.
di Monica Cabaras


Applaudito dal pubblico, con i suoi soliti modi affascinanti entra in sala conferenze George Clooney per presentare il film di cui è interprete, sono con lui il regista Tony Gilroy, l'attrice Tilda Swinton, e i produttori Jennifer Fox, e Steven B.Samuels.

Si può definire questo un film sul disorientamento etico e morale della società americanan di oggi?
Tony Gilroy: Questo è quello che ho pensato di raggiungere, la denuncia e l'analisi del disorientamento etico e morale. A volte però può risultare difficile riuscire a dire quello che si vuole, ci si perde nel processo di realizzazione, ma queste sono proprio le cose che vorrei provare ad esprimere con questo film.

Questo è anche un film di denuncia sulle multinazionali, lei come si pone di fronte a questo argomento?
Tony Gilroy: Una volta ho visto un documentario che psicoanalizzava le corporazioni, si intitolava "The Corporation", faceva vedere quanto queste sono narcisiste, si vendono troppo, mentono, non so se ci sia una parola che le possa definire, ma sicuramente più interessante è analizzare le persone che rimangono intrappolate in questi meccanismi.

Chi è esattamente Michael Clayton?
George Clooney: E' un uomo che ha usato tutte le opzioni, e per questo si trova intrappolato. Proprio per questo mi ha interessato.

Come è stato il suo rapporto con attori come Tom Wilkinson e Tilda Swinton?
George Clooney: Tilda e Tom, sono dei grandi attori e all'inizio ero intimidito all'idea di lavorare con loro. Il primo giorno di lavorazione dovevamo girare la scena della prigione con Tom e mi sono trovato nel panico, poi mi sono girato verso di lui e ho detto: "Bisogna iniziare a lavorare!".

Lei si sente in linea con il personaggio che in questo film ha una crisi di coscienza nei confronti di una multinazionale. Come concilia il fatto di essere il testimonial di Nespresso, il prodotto della Nestlè che è una delle multinazionali più boicottate al mondo.
George Clooney: Io non sono il testimonial della Nestlè, ma di Nespresso……bisogna pur trovare il modo di guadagnarsi da vivere….Non ho risposta, questa domanda è irritante e non le risponderò.

In questo film lei è il risolutore che toglie dai guai persone non proprio pulite, lei cosa ne pensa?
George Clooney: Sembra una cosa ambigua, ma nel mio paese si cerca di difendere tutti incondizionatamente, anche i colpevoli, quelli che sono al limite, e ammiro le persone che dicono: "io difendo Saddam Hussein". Hanno coraggio, io non lo farei per questo è ammirevole.

Signor Clooney, lei è anche un regista che commento mi può fare su Gilroy
George Clooney: Prima di iniziare le riprese, la prima volta che ho incontrato Tony, mi sono reso subito conto che era in grado di gestire 150 persone, dopo aver letto l'ottima sceneggiatura ho notato che era molto competente.

Come mai ha scelto la sua sceneggiatura per il debutto alla regia?
Tony Gilroy: Da tempo avevo l'intenzione di dedicarmi alla regia, ma non volevo fare una scelta casuale. Quando 'ho scritta l'avevo messa da parte, e ho preferito ritirarla fuori piuttosto che aggrapparmi ad un film qualsiasi. Anche era un film che mi permetteva di essere libero. Ho lottato e aspettato per poterlo fare.

Anni fa alla domanda su cosa pensasse sugli avvocati lei aveva risposto che preferiva non averci a che fare. Ora che ha interpretato un avvocato ha cambiato idea a riguardo?
Tony Gilroy: No, non ho cambiato idea….ma ho molti amici avvocati.

Signor Gilroy, lei pensa che in tutti gli studi legali ci siano solo persone cattive?
Tony Gilroy: Credo che in quello che fanno non ci sia nulla di cattivo. in questo caso cercano di coprire un errore, ma non credo che sia malevolo. Alla fine è questa la banalità. In nessuno studio sono tutti cattivi, anche in questo caso il risolutore, non fa altro che cercare la soluzione migliore al problema. Sono solo persone,così come nelle corporation. Persone che prendono decisioni, certo questo riduce la moralità, e alla fine partecipano lo stesso al meccanismo.

Cosa pensa della globalizzazione dell'impresa e del suo personaggio così cattivo?
Tilda Swinton: Io sono d'accordo con Tony. L'atteggiamento di questo film è chiaro fin dall'inizio. Cerca gli esseri umani negli uffici. È stato proprio questo ad attrarmi. Ho fatto la cosa che mi interessava: una delle domande che risono sempre posta è come certe persone si guardano allo specchio la mattina, cosa vedono? come si fa a fare cose disumane? Mi piace l'idea di un cattivo donna. Anche se poi lei è una brava ragazza, che cerca di fare la brava persona, , cerca di essere tutto ciò che il suo capo voleva che lei diventasse., cerca di essere la persona giusta al momento giusto. Ed è questo che fa il film, cerca esseri umani negli uffici.

In questo film lei passa la maggior parte del so tempo da sola, come si è preparata?
Tilda Swinton: Ho fatto principalmente due cose: mi sono attaccata a Tony e poi ho letto il copione. Li c'era scritto ogni singolo movimento, era un copione molto robusto, da poter recitare con molta facilità.
Tilda Swinton: Tilda ha già interpretato ruoli dove era sola pur senza esserlo, e questo è il motivo essenziale per cui è stata scelta, perché sapevamo che da sola sarebbe stata fantastica.

Signor Clooney, ha mai pensato ad una conclusione diversa del film?
George Clooney: Si il finale poteva essere diverso, più pessimistico, ma quando si legge un'ottima sceneggiatura si vuole recitarla così come è e non si vuole cambiarla. Certo a volte bisogna salvarsi l'anima, ma non mi sembra che il finale sia stato fatto apposta perché il film si possa vendere.

Perché ha cofinanziato questo film
George Clooney: Io non ho finanziato film, certo, non sono stato pagato, ma non ho messo soldi, questo si chiama rimetterci dei soldi. Quando si arriva ad un certo punto della carriera si pensa che sia tutto più facile, che ci si possa scegliere le sceneggiature, ma poi alla fine ce ne sono veramente poche e questa era una di quelle.

Come definirebbe questo film?
George Clooney: Un giallo…un network…non so come descrivere, non riesco a dare una definizione unica…..è un bel film!

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