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17 Ottobre 2006 - Conferenza Stampa
"L'eletto"
Intervista al regista e al cast.
di Federico Raponi
Conferenza stampa, alla Festa del Cinema di Roma, per il film "L'eletto" ("Le concile de Pierre"). Presenti il regista Guillaume Nicloux e gli attori Monica Bellucci e Lorenzo Balducci.
Il film è tratto da un romanzo, che prima ancora era una sceneggiatura...
Guillaume Nicloux: Non conosco esattamente la genesi. Quando il produttore me l'ha proposto, ho accettato con entusiasmo.
Riguardo al libro ha apportato trasformazioni?
Guillaume Nicloux: Quando si fa l'adattamento, il romanzo va letto rapidamente e chiuso, in modo che la fantasia cinematografica faccia il suo lavoro. Non ho rispettato il personaggio della protagonista, volevo che rispondesse alla mia idea. Per cui è diventata meno "glamuor" ma naturale, fragile, androgina.
Monica Bellucci: Quando Nicloux mi ha proposto il lavoro ho avuto paura, è difficile la trasposizione di un film di genere. Ma lui ha un universo personale, una "griffe" d'autore che rende elegante il film, gli fa superare il confine di genere. Mi voleva meno mediterranea, ma con capelli corti, sguardo arrotondato, dimesso, infantile, sperduto. Un personaggio che non si ricordasse fisicamente.
Nel romanzo la protagonista è una campionessa d'arti marziali...
Guillaume Nicloux: C'era da subito l'idea non di un film d'azione, ma di un thriller intimista. Ci interessava un personaggio normale che fa cose straordinarie.
Monica Bellucci: Lei trova un coraggio che pensava di non avere, che poi è l'amore per il figlio, per il quale è pronta a morire. Rispetto al coraggio di partenza che ha una campionessa, questo la rende un personaggio più toccante.
Com'è avvenuta la scelta di Catherine Deneuve?
Guillaume Nicloux: Lei faceva parte del mio immaginario di adolescente, e poi mi attirava il confronto tra due bellezze, anche se nel film non si vede.
Bellucci, come sceglie i film da interpretare?
Monica Bellucci: Faccio parte delle attrici pigre, che non chiamano i registi per dirgli: "mi piace il tuo progetto", ma li scelgo quando pensano a me. Non è una strategia, in questo parlo di frequente della Fortuna. Mi diverte molto rischiare, se dovessi fare sempre lo stesso film, non potrei.
Ha pensato a fiction d'autore?
Monica Bellucci: Avevo fatto televisione agli inizi, poi non più. Non ho niente contro, semplicemente non ci pensavo, ero impegnata con il cinema. Ora ho un progetto TV con Marco Tullio Giordana.
I due film presentati alla Festa del Cinema da lei interpretati (questo e "N - Io e Napoleone", ndr) sono tratti da libri. Che rapporto ha con la letteratura?
Monica Bellucci: Mi piace molto leggere. Con la nascita di mia figlia lo faccio molto meno. Per esempio di questi film non ho letto nessuno dei due libri.
Qual'è la sua opinione sull'adozione?
Monica Bellucci: Quando abbiamo girato in Mongolia c'erano bambini in strada, senza genitori. Sul set c'era una ragazza interessata all'adozione, per cui ci siamo informati. In generale credo che ci siano leggi eccessivamente rigide. Certo esistono gli abusi sui bambini e bisogna stare attenti, ma ci sono troppi bambini negli orfanotrofi e troppi genitori che vogliono adottare.
E sull'esoterismo?
Monica Bellucci: Ci sono persone con una sensibilità maggiore, più acuta. Tutti nella vita possiamo cogliere segni, c'è una forma di esoterismo nella realtà. Il nostro cervello ha capacita' che non sappiamo ancora utilizzare. Certo non mi spingo a credere che gli uomini si trasformino in animali, ma chi lo sa?
Prossimi progetti?
Monica Bellucci: Un film di Alain Corneau, uno con Clive Owen e Paul Giamatti, "Manuale d'amore2".
Questo è il primo film internazionale per Balducci...
Lorenzo Balducci: E' il primo internazionale e a questo livello, per cui ero doppiamente emozionato. Il fatto che ci fosse Monica mi ha stimolato maggiormente la volontà a fare meglio, ero quasi obbligato. Questo esce fuori anche quando non ti senti all'altezza. Sul set ho trovato un livello professionistico ed un rispetto del lavoro di tutti come finora non mi era capitato, e il clima armonioso mi ha facilitato. In Italia il regista per mettere ordine deve richiamare l'attenzione, spesso non è cosi rispettato.
In quali film la vedremo?
Lorenzo Balducci: Uno di Kryzsytof Zanussi con Valeria Golino e una commedia con Valerio Mastandrea.
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