03 Settembre 2009 - Conferenza
"Great Directors"
Intervista alla regista.
di Francesco Lomuscio

A Venezia per la 66ª edizione della Mostra d'arte cinematografica con l'opera d'esordio "Great directors", tramite la quale concede la parola a dieci registi di diverse culture e nazionalità, l'autrice Angela Ismailos ha incontrato la stampa affiancata da Liliana Cavani, Todd Haynes e John Sayles, che rientrano proprio tra gli intervistati nel lungometraggio.

E' stato difficile spingere persone solitamente abituate ad esprimersi tramite la macchina da presa a parlare e raccontarsi dinanzi ad essa?
Angela Ismailos: David Lynch, per esempio, non vuole parlare del film che ha fatto ora, ma dei suoi film, comunque, sono riuscita a trovare il modo di conversare con tutti loro. Ce ne erano anche altri che avrei voluto nel documentario, ma non erano disponibili, perché forse non avevano capito il senso dell'operazione.

Alla fine, ha trovato qualcosa che li lega tutti?
Angela Ismailos: All'inizio del film, quando dico che non sapevo cosa stessi cercando nel momento in cui mi ci sono dedicata, intendevo esprimere il fatto che non avevo una sceneggiatura, poi, l'opera ha preso forma man mano che incontravo i registi per intervistarli.
Liliana Cavani: A me ha sorpreso proprio questo aspetto, il quale ha permesso al film di non risultare mai didascalico ma umanamente ricco, perché ognuno di noi lascia emergere passioni e angosce.

Cosa pensate del fatto che, come qualcuno di voi osserva nelle interviste, ogni film è politico?
John Sayles: Oltre ad essere un regista indipendente, lavoro ogni tanto come sceneggiatore per Hollywood e, tempo fa, un grande studio aveva deciso che non avrebbe più fatto film con star femminili o che rientrassero nel melodramma, in quanto, probabilmente, non vedeva più in essi un certo potenziale commerciale. Il cinema indipendente è diverso, si fa per sopravvivere, finché ve ne è la possibilità.
Todd Haynes: Sono d'accordo con John.

Quali sono i vostri prossimi progetti?
John Sayles: Ho scritto un romanzo non ancora pubblicato che mi ha portato alla sceneggiatura di un film ambientato nel '900 nelle Filippine e riguardante la guerra con l'America. Lo gireremo finanziandoci da soli.
Todd Haynes: Io uscirò per un momento dall'universo del cinema indipendente per passare alla tv via cavo.

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