Film da fine del mondo!

Film da fine del mondo!

In attesa di scoprire se le interpretazioni della profezia dei Maya sono giuste, godiamoci una serie di titoli che hanno fatto la storia dei film catastrofici!


di Redazione FilmUP.com21 dicembre 201210:01



Da anni ormai il 21 dicembre 2012 è la fatidica data in cui, secondo fantasiose teorie che tirano in ballo l'allineamento dei pianeti, il mondo finirà. La teoria nasce dal fatto che in tal giorno si conclude uno dei cicli del calendario maya e questo dovrebbe provocare una discontinuità storica con il passato. Da qui all'elaborazione di teorie che farebbero coincidere la fine di questo ciclo con la fine del mondo il passo è breve. Teorie, si badi bene, che non hanno nessun fondamento scientifico comprovato e che dicono che tale giorno si verificherà un evento, non meglio precisato, di proporzioni planetarie che determinerà lo sterminio della razza umana e di molte altre forme di vita e il cambiamento del mondo così come lo conosciamo. Teorie che hanno fatto presa su un elevato numero di persone, tanto che in molti hanno passato gli ultimi anni preparandosi al fatidico 21-12-2012, costruendo rifugi e ammassando provviste per i tempi bui.
Il cinema non poteva non cavalcare una teoria così fantasiosa e affascinate e lo ha fatto negli anni con risultati altalenanti e immaginando, di volta in volta, una causa differente, anche se le più accreditate rimangono sconvolgimenti climatici o tempeste solari, si pensi a "The day after tomorrow - L'alba del giorno dopo", "Segnali dal futuro" e "2012", meteoriti, due titoli tra tutti "Deep Impact" e "Armaggeddon", alieni, qui la lista è lunga e comprende "La guerra dei mondi", "Independence day" e "Cloverfield", o, infine, virus, "Io sono leggenda", "28 settimane dopo" e "Contagion", giusto per citare alcuni titoli.




Alcune pellicole puntano il dito contro il comportamento scriteriato della razza umana che, con il suo totale disinteresse verso la tutela dell'ambiente, è una delle principali cause degli sconvolgimenti climatici, dell'effetto serra e di tutte le conseguenze negative di questi fenomeni, da tempeste tropicali sempre più violente e devastanti ad innalzamenti delle acque degli oceani che con la loro furia distruttiva inghiottono inesorabilmente qualsiasi cosa abbia la sfortuna di trovarsi davanti al loro passaggio. Come dimenticare la furia delle acque che sommerge la Statua della Libertà e buona parte di New York city in "The day after tomorrow - L'alba del giorno dopo", trasportando nel centro della città persino una grande nave? Altre, invece, si affidano alle minacce provenienti dallo spazio, dai pericolosi meteoriti agli alieni che, inevitabilmente, hanno sempre intenzione di distruggere il genere umano e conquistare il pianeta blu. Non sempre il lieto fine è a tutto tondo, infatti se in film come "Armaggedon" nessuna vittima muore sulla terra, al più perdono la vita gli eroi inviati nello spazio a distruggere o a dirottare il meteorite, in altri, invece, il pianeta viene colpito dal meteorite, o da piccole parti di esso come in "Deep impact", evento che provoca milioni di morti, risparmiando però una parte del genere umano che riesce a salvarsi e a dare speranza per la continuazione della specie, avendo anche l'opportunità di azzerare gli errori del passato e di iniziare con una nuova vita.

Un altro filone che ha avuto successo è quello dove la distruzione arriva da un conflitto, questo completamente umano, attuato con armi atomiche e simili. Si pensi alla fortuna dei vari "Mad max", per continuare con i recenti "Codice genesi" e l'inquietante "The road" che, oltre la distruzione della natura e delle città, ci mostrano anche come gli uomini privati della civiltà si riducano in molti casi a sanguinari assassini, assettati di potere.
In alcuni casi, a provocare la decimazione del genere umano è un virus, quasi sempre creato dall'uomo in laboratorio, che provoca milioni di morti oppure trasforma le persone colpite in zombie o orribili mostri, come nella fortunata serie "Resident evil", tratta dall'omonimo videogioco e interpretato sul grande schermo dalla bellissima Milla Jovovich, o in vampiri come in "Daybreakers - L'ultimo Vampiro" e il già citato "Io sono leggenda".


Anche il mondo dei film animati ha toccato qualche volta l'argomento, anche se con toni meno cruenti e opprimenti. Un titolo tra tutti, il bellissimo "Wall-E" dove l'unico essere rimasto sulla terra è un robot che ha il compito di ripulire il pianeta, letteralmente sommerso dalla spazzatura, mentre gli umani si sono rifugiati su delle astronavi che vagano per lo spazio.
Perfino il controverso regista danese Lars von Trier si è cimentato con l'argomento dando vita all'angosciante "Melancholia" che ha per protagonisti Justine e Michael, una giovane coppia che celebra il proprio matrimonio quando un evento catastrofico minaccia la terra ed i suoi abitanti.

Una lista, quella dei film catastrofici, che si arricchisce di anno in anno e che sembra non conoscere crisi, alimentata, probabilmente, anche dalle fantasiose teorie che spuntano periodicamente all'approssimarsi di una data che in qualche modo stuzzica gli animi e l'immaginario collettivo. Devono averlo pensato anche registi come Guillermo del Toro, Joseph Kosinski e Marc Forster che per il prossimo anno hanno in serbo per noi pellicole come "Pacific Rim", "Oblivion" e "World War Z". Nella prima l'autore de "Il labirinto del fauno" parla di invasori che arrivano dalle profondità degli oceani, mentre la pellicola con Tom Cruise, in uno scenario post-apocalittico dove l'umanità è costretta a vivere sopra le nuvole, vede Jack Harper, uno degli ultimi umani rimasti sulla Terra, riparare i droni che proteggono l'umanità da una barbarica razza aliena. Nel lungometraggio con protagonista Brad Pitt, invece, dopo che un'epidemia partita dalla Cina si sviluppa in tutto il mondo, riducendo gli esseri umani a veri e propri zombi e costringendo quelli non ancora infetti ad intraprendere una guerra contro questi "mostri" per non fare la stessa fine, l'umanità risulta decimata. Un uomo che lavora per le Nazioni Unite decide di incontrare ed intervistare i sopravvissuti.
Decisamente più leggero, invece, il modo in cui affronta il tema Lorene Scafaria che, con il supporto di Steve Carell e Keira Knightley, porta al cinema da gennaio "Cercasi amore per la fine del mondo", in cui Dodge, appena scaricato dalla moglie, per non restare da solo in una così grande tragedia pensa di ricongiungersi con la sua ex fidanzata del liceo. La sua vicina di casa, che lo accompagna nel viaggio, però, manderà all'aria il suo piano.
Quello che ci aspetta sarà, insomma, un altro anno ricco di film del filone catastrofico, sempre che la profezia dei Maya, così come viene interpretata da molti, non sia vera e oggi il mondo finirà!
In caso contrario, per festeggiare lo scampato pericolo, possiamo metterci comodi sul divano, armati di telecomando, e gustarci un po' di innocue catastrofi sul grande schermo!

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