22 Novembre 2005 - Conferenza Stampa
"Chicken Little - Amici per le Penne"
Intervista ai doppiatori italiani.
di Ilaria Ferri


Presenti in sala: Gabriele Cirilli, uno tra i più simpatici comici di Zelig che ha doppiato il polletto protagonista dell'ultimo film prodotto dalla Disney e Giò Di Tonno, acclamato Gobbo di Notre Dame nel musical di Riccardo Cocciante, che ha cantato alcune delle canzoni inedite presenti nella colonna sonora del film.
I due simpatici personaggi hanno espresso molto umilmente la loro emozione e l'orgoglio nell'essere entrati a far parte della schiera di artisti che hanno prestato la propria voce per dare vita ai mitici personaggi dell'universo Disney e hanno raccontato i primi passi nel mondo dello spettacolo.
Cirilli senza aspettare le domande dei giornalisti ha cominciato a parlare colorendo i suoi discorsi con le battute che lo hanno reso famoso al grande pubblico…


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Gabriele Cirilli: Prima di tutto vorrei dire che sono estremamente felice di aver partecipato al doppiaggio di questo film, è stato davvero gratificante per me, non solo per la qualità del film in sé ma proprio perché mi ha fatto ritornare bambino, desiderio che in me è sempre stato fortissimo, non è solo il tormentone che sentite a Zelig, è davvero un qualcosa che mi viene da dentro e che man mano che si va avanti sento sempre di più, quando vedo i bambini di oggi espertissimi in tutto anche quando sono molto piccoli, o vedo i ritmi frenetici a cui dobbiamo sottoporci.
Ma soprattutto da pollo quale sono, sono giustamente tornano un pulcino! (risate- ndr)

Vedendo il film in originale e poi la versione italiana, lei sembra più bravo di Zack Braff, che collegamento c'è tra la versione originale e quella doppiata?
Gabriele Cirilli: La ringrazio molto di questo complimento, soprattutto sapendo che Zack Braff è un giovane di talento che in America sta avendo un grandissimo successo. Io ho cercato di fare il mio meglio! Durante i primi giorni di lavoro cercavo di imitare i toni di Braff, tra l'altro era difficilissimo, le lascio immaginare che macello: avevo in cuffia l'originale e davanti agli occhi il copione da recitare… Poi invece Fiamma Izzo mi ha messo davvero a mio agio, dicendomi di essere me stesso e personalizzare il copione, e solo facendolo ho capito quanto è difficile il lavoro del doppiaggio.
Giò Di Tonno: penso che le nostre voci siano state scelte perché molto simili a quelle della versione originale. Per quanto riguarda me, serviva una voce dai toni morbidi visto che dovevo cantare canzoni per bambini e la mia evidentemente faceva al caso loro.

Com'è impersonare un pollo in questo periodo che non si parla d'altro che di influenza aviaria?
Gabriele Cirilli: in un primo momento ho pensato "Ma che sfiga!" ma poi riflettendoci è un modo per ritornare alla normalità e affrontare un argomento che incute timore in modo giocoso, penso che questa storia sia stata un po' esagerata dai media, come accadde per il morbo della mucca pazza.

Cirilli, ci parli un po' del suo esordio.
Gabriele Cirilli: Da quando ho cominciato a fare Zelig, la maggior parte del pubblico mi conosce solo per i personaggi tipo Tatiana, ma io ho cominciato frequentando la scuola di Proietti subito dopo il liceo e facendo ben 15 anni di gavetta: ho doppiato alcuni sketch dei Monty Pyton, mi occupavo dei dialetti, ho lavorato in teatro con tanti grandi, ad un certo punto però sono voluto uscire dall'anonimato e sono arrivato in tv. Non avrei mai immaginato il successo che avrebbe avuto Tatiana, mi hanno chiesto di scriverci su anche dei libri, ne abbiamo pubblicati quattro e tutti hanno avuto molto seguito!

Tenendo presente la grande produzione della Disney e riferendoci al doppiaggio italiano, quale sono le performance che preferite?
Giò Di Tonno: Una caratteristica che la Disney porta con sé dagli inizi è uno stretto legame tra recitato e musica, molti grandi artisti italiani hanno doppiato i personaggi creati dalla Disney, fare un solo nome farebbe torto agli altri, una cosa che si è sempre fatta è scegliere voci italiane simili a quelle originali, quando mi è stato proposto questo lavoro ero conscio della responsabilità che mi accollavo, ho studiato e ho cercato di essere naturale senza rifarmi a nessuno tra quelli che mi hanno preceduto.
Gabriele Cirilli: Doppiando "Chicken Little" ho realizzato un sogno, c'era uno zio di mia moglie che curava i cori nei film della Disney e anni fa feci un provino per La bella e la bestia, non fui preso, li capii che bisognava studiare e anche molto. Ultimamente, avendo un figlio di 5 anni, sto rivedendo un po' tutti i film Disney e le performance che più ho amato sono ovviamente quella del grande Proietti in Aladdin e quella di Renzo Montagnani che faceva Romeo il gatto mejo del Colosseo ne "Gli Aristogatti".

Sono moltissimi i doppiatori e gli attori abruzzesi….. (sia Cirilli che Di Tonno sono nati in Abruzzo ndr)
Gabriele Cirilli: avendo un dialetto un po' "burino" cerchiamo di darci un tono e impostiamo la voce (Risate- ndr) Non so, magari è un caso, ai provini di solito prendono le voci più somiglianti a quelle originali, ma alla fine anche i doppiatori che somigliano fisicamente ai personaggi, vedi me o Veltroni… (risate- nrd) Naturalmente scherzo, Veltroni si è prestato, è stato molto carino da parte sua partecipare al doppiaggio, anche perché il suo cachet è stato devoluto in beneficenza. La Disney è solita scegliere personaggi di richiamo ma riesce comunque a fare delle scelte attinenti al film.

(A Cirilli) Cosa le è piaciuto di più del pulcino?
Gabriele Cirilli: L'ho amato molto perché è un personaggio ironico, tenero ma al tempo stesso di carattere! Tra l'altro la cosa buffa è che ai vari provini che mi è capitato di fare durante la carriera ho sempre cantato una versione abruzzese di We Are The Champions… ( canzone che il pulcino canta nel film quando festeggia la vittoria in una partita di baseball-ndr)

Di Tonno, e lei la tv?
Giò Di Tonno: Mah non saprei, nel '93 e '94 ho partecipato a SanRemo, ma era il periodo dei vari Bocelli e Giorgia, impossibile competere con loro… Da circa due anni sto recitando in teatro la parte di Quasimodo, sono truccato e quindi il mio volto non è così conosciuto e legato al mio nome. Quello di cui sono davvero convinto è che sebbene si facciano tante cose, bisogna rimanere se stessi: io canto e compongo da quando ero un ragazzo e voglio continuare a fare quello, spesso il segreto del successo di uno spettacolo è proprio scegliere le persone adatte al ruolo che ricoprono, come è accaduto con Notre Dame in cui i cantanti cantano, i ballerini ballano e tutti i ruoli sono ben divisi.

Chicken Little in America sta incassando circa 100 milioni di dollari, andando in contro al Natale si prevede una buona riuscita anche qui. Che messaggio pensate giungerà ai bambini?
Gabriele Cirilli: E' bello che i film lancino dei messaggi positivi per i bambini, credo che da Chicken Little si possano trarre parecchi messaggi e tra questi: che un genitore deve imparare ad esserlo, ma anche un figlio deve imparare a conquistarsi la fiducia di un genitore.
C'è un momento molto toccante nel film che si ricollega a questo discorso: quando papà gallo si rende conto che il figlio ha sempre pensato di doversi conquistare con grandi azioni il suo amore e la sua fiducia, perché il dialogo tra loro è sempre stato minimo.

Qualche volta vi siete sentiti come Chicken Little?
Giò Di Tonno: si, ci sono diversi ricordi poco piacevoli o imbarazzanti, in questo momento mi viene in mente un provino che feci con Pippo Baudo, ero emozionatissimo e dimenticai le parole della canzone che stavo cantando, me la cavai dicendo che c'erano dei problemi col microfono, ma Baudo è una persona del mestiere e capì che era stata l'emozione a farmi sbagliare, ma mi lasciò continuare lo stesso.
Gabriele Cirilli: Mi sentii un po' come Chicken Little quando fui bocciato in terza liceo, per me fu una tragedia, ma alla fine si risolse in una cosa positiva perché l'anno in cui diedi la maturità iniziarono i corsi con Proietti, magari se fossi uscito da scuola un anno prima avrei cominciato a fare altro e non avrei mai seguito quel corso così importante per la mia carriera.

I vostri programmi per il futuro?
Giò Di Tonno: sto lavorando ad un cd che uscirà prossimamente.
Gabriele Cirilli: ho girato sette cortometraggi come attore, usciranno in un dvd nelle prossime settimane e si chiamerà "I corti di Cirilli & Co".

Purtroppo le parole scritte non rendono bene l'idea dei tempi comici e delle battute di Cirilli simpaticissimo in ogni istante, né possono descrivere il timbro vocale di Giò Di Tonno che davvero non passa inosservato, non ci resta che seguirli al cinema, in tv o a teatro.

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