27 Settembre 2010 - Conferenza
"Benvenuti al Sud"
Intervista al regista e al cast.
di Domitilla Pirro
Alla conferenza stampa di presentazione di Benvenuti al sud, in uscita nelle sale italiane venerdì 1 ottobre con più di 500 copie, hanno partecipato il regista e cosceneggiatore Luca Miniero e gli interpreti Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro e Valentina Lodovini.
Il film è un rifacimento del francese Giù al Nord. Come avete deciso di procedere? Quali sono stati i vostri rapporti con la versione originale?
Luca Miniero: L'importante era dare al film un'anima e una personalità proprie. Ma si tratta pur sempre di una versione italiana dello stesso film. Il regista Dany Boon s'è molto divertito in un cameo sul nostro set, è anche coproduttore di Benvenuti al sud. Comunque il lavoro che abbiamo fatto sui cliché è diverso: quello verbale è stato solo accennato, mentre nella versione francofona era un elemento centrale del film. Ma a noi sembrava un po' scontato limitarsi a quello.
Alessandro Siani: Per quanto riguarda i soliti stereotipi sul meridione, ad esempio, il mio personaggio si sarebbe dovuto chiamare Ciro. Il fatto che invece si chiami Mattia mi sembra indicativo. Nel codice genetico dei napoletani ci sono comunque umanità e sentimento, solo che certi luoghi comuni sembrano proprio non sfatarsi mai. Tipo i panni stesi ad asciugare che si vedono sempre al telegiornale quando si parla di qualche città del sud: ma non si asciugano mai?
Claudio Bisio: Quando ho visto Giù al nord, qualche tempo fa, la prima cosa che ho pensato con un pizzico d'invidia è stata "Perché non ci abbiamo pensato prima noi?", vista la situazione italiana di forte conflitto interno tra nord e sud del Paese. In fase di scrittura però c'è stata una grande attenzione volta ad evitare di cadere in trappole a tema, mantenendosi sul filo della commedia. È un film che parla di due ignoranti - nel senso che ignorano la realtà - non particolarmente cattivi, ma estremamente chiusi, che vanno a scontrarsi con una realtà completamente diversa. Il messaggio di fondo è che non si deve nascondere questa diversità, ma imparare ad apprezzarla e valorizzarla.
Angela Finocchiaro: Per la metà siciliana delle mie origini, Napoli è già al nord. In quanto moglie virtuale di Claudio, al cinema, ricevo solitamente il peggio del peggio da lui, a differenza di quello che succede alla sua moglie vera. Il mio personaggio comunque è una personcina piccola ed egoista, portatrice di una cultura predominante in certa parte del Paese, di mentalità chiusa… Per fortuna c'è un'evoluzione nell'arco della storia e le cose cambiano e migliorano per tutti.
Valentina Lodovini: Il mio personaggio è l'unica femmina nel gruppo strampalato dei protagonisti, ma essendo io peraltro toscana e non napoletana ho deciso di basare la mia interpretazione, più che sui cliché specifici e su un lavoro maniacale di dizione, sul rapporto di Maria con Mattia, così protettivo e quasi materno.
Alla luce di notizie come il "Sono Porci Questi Romani" ripetuto proprio oggi dal ministro Bossi in conferenza stampa, come verrà recepito secondo voi il film, soprattutto - appunto - al nord?
Luca Miniero: Non so, la contrapposizione italiana nord-sud è molto più profonda di quello che ci piace pensare, ma qui credo sia ritratta in modo più sorridente, lontano dalla politica.
Claudio Bisio: L'importante è che lo vedano. C'è il rischio che non ridano più di tanto, o che ridano non capendo del tutto il sarcasmo che c'è dietro e il fatto che sono loro stessi ad essere messi alla berlina. Comunque vorrei che la visione del film portasse alla curiosità e all'interesse, perché no, anche turistico del pubblico nei confronti delle location in cui è stata girata la pellicola.
A proposito di location, perché la scelta logistica è caduta proprio sul Cilento?
Luca Miniero: Si tratta di una realtà piccola con una forte identità e umanità, quelle doti che poi in una persona possono portare ad affermarsi tramite il riscatto sociale. Castellabate è davvero così come l'abbiamo ritratto in video: ridente e piacevole, apparentemente privo di microcriminalità, perfettamente in grado di svolgere la racconta differenziata… nonostante i lanci d'immondizia dalla finestra.
C'è stata partecipazione del cast alla sceneggiatura di Gaudioso&Miniero?
Luca Miniero: Gli attori hanno contribuito molto alla stesura della sceneggiatura, che è mutata e si è evoluta in corso d'opera.
Claudio Bisio: Il mio omaggio a Tonino Guerra sull'ottimismo, Silvia! è un esempio di questa piccola collaborazione. E poi io e Alessandro (Siani) abbiamo improvvisato moltissimo mentre giravamo. Peccato che alla fine sono tutti minuti che sono stati tagliati, magari ve li ritroverete nella sezione Extra del dvd del film. La diversità tra me e Siani suscita immediatamente ilarità. Lui ha i capelli, è napoletano, è giovane, è simpatico: io il contrario.
Alessandro Siani: Sì, con Claudio siamo molto affiatati e abbiamo già abbozzato qualche progetto per il futuro da realizzare assieme, ma si tratta di settori extra-cinematografici che hanno un loro perché. Vorremmo aprire una pizzeria! Scherzi a parte, io sono pronto a fare di tutto per partecipare a un eventuale Benvenuti al nord.
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