17 Marzo 2006 - Conferenza Stampa
"Basic instinct 2"
Intervista a Sharon Stone.
di Andrea D'Addio


Come si è avvicinata nuovamente ad un personaggio ormai diventato simbolo nel cinema?
Sharon Stone: molto interessante perchè nel tempo noi cambiamo moltissimo e mentre si invecchia si diventa più rapidi nel fare certe cose e più lenti nel fare delle altre. Visto poi che il personaggio di Catherine vive molto sull'osservazione e obbliga la gente a rivelare i propri lati ambigui per poi non averne paura, si può dire che è molto simile ad un vampiro. Veloce e lento. Rispetto a 14 anni fa è diventata più lucida, più acuta e anche più distaccata. E' stato uno studio psicologico molto importante per me, per calarmi nel personaggio.

L'ambientazione europea ha cambiato tonalità anche alle atmosfere del film…
Sharon Stone: la sensazione è la stessa che trovo qui adesso in questa sala, l'atmosfera qui è diversa. Sul set non chiamavamo il film Basic Instinct 2, ma 'Basic Instinct' versione europea. Siamo stati fortunati a trovare una troupe di tecnici di alto valore, e sono stata molto felice che il film fosse ambientato a Londra, questa volta. Spero che tutto ciò sia emerso dallo schermo

In Total recall prendeva a pugni Schwarzenegger, lo rifarebbe?
Sharon Stone: sono felice d'averlo potuto fare all'epoca senza andare in galera

Si è data molto da fare per questo sequel. In concreto di cosa si è occupata?
Sharon Stone: in realtà io ho accettato solo quando ho letto la bellissima sceneggiatura che è arrivata al mio agente. Poi ho collaborato col regista soprattutto nella ricerca della troupe. Ho scelto il direttore della fotografia, il costumista e il direttore del make-up. Tutti assieme abbiamo poi fatto la scelta del casting in piena armonia di idee.

Basic Instinct ha rivoluzionato il sesso al cinema…
Sharon Stone: negli anni '90 abbiamo dato il via con il nostro film ad una sessualità sullo schermo più aperta, finalmente c'è stata la possibilità di esplorare il sesso in modo diverso, anche più pericoloso attraverso film popolari. Penso a Crash di Cronemberg ad esempio. In questo film ci sono scene di sesso che erano state tagliate e che io stessa ho insistito e ottenuto di rimettere e poi alcune immagini che per via della censura sono state nuovamente tagliate. C'è uno strano comportamento a riguardo della nudità, se ne fa un gran parlare ma nella vita di tutti i giorni non è tutta questa problematica. Dovremmo rapportarci in modo normale a queste cose, smetterla di portare avanti la nostra missione di "paura e vergogna", facendo i vigilanti della moralità

La tua carriera dopo Basic Instict non è più stata la stessa..
Sharon Stone: il successo di 'Basic Instinct' mi ha dato una certa sicurezza, ma mi ha tolto la privacy. All'età di 32 anni dopo aver fatto la modella e l'attrice non avevo ancora capito di essere carina, ci è voluto quel film. Allora ho capito che c'era qualcosa di sbagliato nel modo in cui la società tratta le donne. Il fatto di diventare un sex simbol all'epoca mi ha creato della confusione e forse anche a quelli che mi volevano frequentare. Oggi per me pensare al divismo significa pensare ad attrici come Bette Davis, Ava Gardner, Barbara Stanwyck,. Erano donne forti che interpretavano ruoli forti di grande femminilità, amavano i loro uomini e consentivano loro di essere veramente uomini.

Dopo 14 anni un sequel…
Sharon Stone: si parlava di fare un sequel di 'Basic Instinct' subito dopo l'uscita del film, poi il tempo è passato. Quando mi si chiede perché si sono aspettati 14 anni non riesco a credere che sia passato tanto tempo. Nel frattempo io ho avuto due bambini meravigliosi, qualche volta mi faccio il letto da sola, sono più calma e più felice e mi sento più a mio agio con la recitazione. Quando ho iniziato questo film ho pensato che sarebbe stato più facile, visto che l'avevo già interpretato una volta, ma mi sbagliavo''.

Dopo il due, ci sarà un ulteriore sequel?
Sharon Stone: non credo, ma queste potrebbero essere le classiche ultime parole famose

Che impressione ha avuto di Israele dove lei è appena stata?
Sharon Stone: di Israele i media passano solo e sempre cattive notizie ma invece laggiù io ho visto tutte cose meravigliose, sono andata a Gerusalemme per visitare la Fondazione per la pace di Simon Peres, abbiamo lavorato su molte questioni per la pace. Abbiamo visitato ospedali, scuole e cantieri di progetti che saranno realizzati per quelli che sono i figli di incroci culturali. C'è molto da fare per la convivenza tra ebrei, musulmani, ma io sono convinta che sia possibile perché le persone sono molto simili. L'unica cosa che le distingue è la specificità culturale. E (aggiunge sorridendo) se anche voi indossaste questo splendido paia di scarpe, vedreste come è facile attraversare tutti questi confini con il cuore aperto.

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