"DOMENICA"
siamo andati a vederlo, in anteprima, per voi.
Resoconto della nostra inviata Valeria Chiari |
Domenica
(lunedì 29 Gennaio 2001)
Parlare dei bambini e del loro mondo e modo di vedere le cose è sempre piuttosto complesso. Ma Wilma Labate riesce egregiamente con il suo ultimo film "Domenica", storia di una giovane orfana e di un poliziotto in un incontro di solitudine e desiderio di riscatto.
Ispirata dal romanzo dello scrittore spagnolo Juan Marsé, "La ronda del Guinardò", la regista racconta, con sensibilità ed intuizione, il viaggio di un ispettore di polizia e di una bambina di nove anni, che inizia e finisce in un solo giorno, sviluppandosi in un garbuglio di piccoli avvenimenti, a volte teneri e commoventi a volte persino sordidi, attraverso i vicoli di una Napoli povera e segreta che riesce sempre e comunque a conservare il proprio fascino.
Una bambina all'eterna ricerca della propria madre che, pur conducendo una vita dura, non si lascia mai vincere dalla disperazione ma conserva la sua forza e la vitalità come arma contro la tristezza; accanto a lei un uomo, un poliziotto, condannato da un male incurabile, stanco di vedere il mondo come lo vede, senza speranza e marcio, avvolto d'una solitudine grandissima.
Sullo sfondo Napoli, non più fatta di panni stesi e mare ma partecipe della storia illustrandola attraverso le contraddizioni e l'imprevedibilità che rendono questa città sorprendente e cangiante e
soprattutto, come dice la stessa regista, "cinematografica".
Sotto l'occhio attento e scrutatore della macchina da presa i due protagonisti rivelano tutto di sé: Domenica con un fiume di parole, attraverso le quali costruisce i propri sogni e aspirazioni parlando del suo mondo senza pudori ma con la naturalezza e la lucidità tipica dell'infanzia; il poliziotto Sciarra con lunghi e attenti silenzi ed uno sguardo che racconta tutta la sua incommensurabile solitudine ma anche il desiderio di combattere, ancora una volta, quello che trova ingiusto in un istinto paterno di protezione.
Il primo ruolo di uomo adulto per Claudio Amendola che affronta questo importante passaggio della sua carriera con una intensa partecipazione, che segna il suo viso e curva la sua schiena sotto il peso di una vita difficile da rivelare; primo ruolo anche per la giovane Domenica Giuliano, che regala inaspettatamente una interpretazione semplice e naturale, vicina alla verità proprio perché ancora lontana dall'essere attrice.
Valeria Chiari
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