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13 Marzo 2006 - Conferenza Stampa
"Angel-A"
Intervista al regista e al cast.
di Ilaria Ferri
Perché ha scelto di girare in bianco e nero?
Luc Besson: abbiamo girato in bianco e nero perché non avevo più soldi…. (risate N.d.R.)
A parte gli scherzi, per due motivi principali: perché ho fondato il film sulle opposizioni : bene male, alta basso, dentro fuori, quindi ci stava bene anche il bianco e nero. E poi perché il colore avrebbe dato troppo realismo, sarebbe stato troppo crudo, volevo staccarmi dalla realtà tramite le immagini e la musica.
I suoi rapporti con la stampa francese non sono idilliaci, la accusano di essersi americanizzato, con questo film si sono ricuciti?
Luc Besson: ci sono due tipi di francesi,quelli normali, che vanno al cinema, che amano i miei film, con loro il rapporto è ottimo, e poi i giornalisti che non sopportano questa cosa e allora fanno nascere queste polemiche che probabilmente finiranno solo quando sarò morto…
Quando faccio un film più popolare non mi calcolano proprio, quando mi avventuro in tematiche più impegnative mi dicono"Ma chi si crede di essere?" L'intelligenza francese odia chi arriva primo, preferiscono sempre gli eterni secondi o quelli che non fanno proprio nulla, magari sono capaci anche di incoraggiarli e sostenerli….
Tempo fa disse che arrivato al decimo film avrebbe smesso di girare. Questo è il suo decimo film, smetterà?
Luc Besson: beh si… forse… magari no… (risate N.d.R.) il fatto che mi sia posto questo limite mi ha permesso di scegliere con maggiore cura i film da fare, perché ogni volta pensavo: ne mancano tre.. due…
Il suo film sembra una favoletta, non le pare che i percorsi interiori siano poco credibili?
Luc Besson: non ho nulla contro le favole, non c'è nulla di male nel raccontare in maniera semplice. Per esempio i cartoni della Disney, raccontano cose importanti in maniera semplicissima, per i bambini è una cosa che ammiro. E in più secondo me il cinema non deve dare risposte ma fornire degli input per la riflessione.
Rie Rasmussen: la cosa bella dell'arte è proprio la libertà nell'esprimersi, quindi anche farlo in maniera semplice persino su argomenti seri.
Sempre più spesso vediamo delle supermodelle al cinema. Belle e brave, per questo ha scelto Rie, o per le sue qualità personali?
Luc Besson: ho pensato al soggetto di questo film circa dieci anni fa, poi l'ho messo da parte, il personaggio di Rie a grandi linee è sempre stato lo stesso, poi ci siamo incontrati ho notato il suo talento e che è una donna straordinaria, allora mi sono rimesso a lavorare a quella sceneggiatura abbandonata tanto tempo fa, modellando maggiormente il personaggio di Angela su di lei, e da questo poi è venuto tutto il resto molto velocemente.
I suoi progetti per il futuro?
Luc Besson: come vi accennavo prima sono occupato nella lavorazione di un film d'animazione "Arturo e i Minimei" realizzato con tecniche davvero innovative, è una grande scommessa per me, è un progetto sul quale è stato investito molto!
Sebbene qualche giornalista abbia velatamente cercato di provocarlo, Besson è stato sempre molto garbato e simpatico, è riuscito a scherzare e sdrammatizzare anche in momenti meno distesi, e sempre scherzando ci ha invitati ad andare a vedere il suo film sabato prossimo, il 18, perché è il suo compleanno!
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