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10 gennaio 2005 - Conferenza stampa
"Alexander"
Intervista a Oliver Stone e Colin Farrell
di Max Morini
I simpatici Fratelli Warner ci omaggiano di un kit-regalo per la conferenza stampa con tutti i gadget di "Alexander" su i quali inevitabilmente campeggia lo slogan del film, "Fortune favors the bold ".
Ma in questo caso gli Audaci siamo noi giornalisti che dopo 3 ore di kolossal, adesso aspettiamo Mr. Stone e i suoi attori al Grand Hotel.
Di Fortuna questa volta però nemmeno l'ombra, visto che l'attesa dura almeno un'altra ora e quando i Nostri arrivano, non c'è nemmeno Angelina Jolie.
In compenso c'è Colin Farrell a torso quasi nudo, Val Kilmer in versione long hair tipo "The Doors" e Oliver Stone, con i capelli tinti modello Gigi Sabani.
Un bel ritratto di famiglia, non c'è che dire.
E mentre Kilmer pensa più a parlare delle sue attenzioni (sembra non ricambiate) per la Jolie, regista e protagonista rispondono alle domande.
Libertà e Potere
Oliver Stone - Alessandro non è prigioniero della sua spinta alla conquista, né del suo Potere, perché innanzitutto vince la paura della Morte che condiziona tutti gli uomini.
In questo senso era libero.
E non era solo un genio militare, ma un uomo straordinario che non sottometteva ma tollerava i popoli conquistati e che sognava di unire Oriente ed Occidente pacificamente.
E che diceva che non abbiamo bisogno di confini.
Colin Farrell - Il Potere per Alessandro è la chiave per la sua Libertà, una libertà che paga a caro prezzo, con l'isolamento e la solitudine.
E' vero, il Potere corrompe chiunque, ma lui lo ha vissuto soprattutto come un mezzo necessario per poter costruire un mondo migliore, universale, in cui le culture potessero integrarsi o ed entrare in contatto.
Stelle e Strisce
Oliver Stone - Alessandro era "pansessuale", amava uomini e donne, era un esploratore della realtà in tutte le sue forme, un vero e proprio sperimentatore, aperto e sensibile, ma per il pubblico americano Alessandro è diventato solo Alexander il Gay.
Non mi stupisce, la cultura americana è troppo fondamentalista, alcune idee come l'omosessualità non possono nemmeno circolare. E poi gli Americani non conoscono la loro storia, figuriamoci quella antica.
Ancora credono che Saddam Husseim sia il responsabile dell'11 Settembre.
Alessandro e Bush?
Beh, in qualche modo tutti e due vanno ad Est per completare il lavoro del Padre, ma mentre George W. Vuole il petrolio iracheno, Alessandro lascia le risorse ai popoli che conquista.
Dalla Storia noi americani non abbiamo imparato niente.
Il pubblico europeo è più colto, spero che apprezzi maggiormente il film.
Fatiche e Sogni
Colin Farrell - Abbiamo girato in scenari veramente straordinari, come il deserto del Marocco.
Devo dire che le battaglie sono state molto faticose da girare, e non solo fisicamente, perché erano veramente emozionanti, ma le scene più difficili sono state quelle drammatiche.
Forse sono anch'io un sognatore come Alessandro, da bambino guardavo fuori dalla finestra e mi chiedevo dove sarei arrivato.
E' il Pathos dei Greci antichi: sognare a occhi aperti è meraviglioso perché non costa niente e puoi scegliere il tuo destino.
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